Riforma della legge elettorale e poi subito al voto 328.0

Alessandria, 4 aprile 2013: Ma l’Italia che paese è? dopo la nomina dei 10 saggi… da parte del Presidente della Repubblica, con l’obiettivo di fare le riforme e definire le priorità economiche, ma in sintesi per cercare una strada per fare uscire il Paese dall’impasse politica in cui si trova, da più parti piovono le critiche.
Per Beppe Grillo la democrazia non ha bisogno di badanti, basta solo fare funzionare il Parlamento, e c’è chi si domanda, ma le sagge non esistono?, e chi afferma, che in particolare per la commissione cosidetta “politico-istituzionale”, sono stati scelti i soliti noti (a parte il costituzionalista Valerio Onida), gli altri sono dinosauri del vecchio sistema politico, a cui i cittadini imputano la responsabilità della situazione in cui si trova il paese, e quindi, anche in questo caso, non che c’e ne fosse bisogno, si conferma che come al solito sono prevalsi gli schemi della vecchia politica.
Alla luce delle posizioni espresse dalle altre forze in campo, PD e PDL, che seppur con toni moderati e termini
diversi, ritengono che questa scelta non sarà risolutiva, appare evidente che la stessa ci farà solo perdere altro tempo.
Pertanto l’unica prospettiva certa è che si ritornerà alle elezioni quanto prima e dato che c’è ancora un Governo in carica, il Parlamento (oltre allo sblocco dei fondi per pagare i crediti alle imprese e dare ossigeno all’economia che sta languendo), dovrebbe approvare subito una riforma della legge elettorale, per la quale non è necessario ricercare meccanismi astrusi, basterebbe infatti introdurre per Camera e Senato le preferenze, per dare ai cittadini la possibilità di scegliersi il candidato, e il premio di maggioranza (attualmente già esistente per la Camera), per consentire a chi vince, la certezza di governare con una solida rappresentanza parlamentare.
Nel frattempo però sorge una domanda ma l’Italia che paese è?, dato che come è ormai risaputo, Non è un paese
per giovani, Non è un paese per donne, Non è un paese per vecchi, non resta che una risposta, purtroppo per i cittadini è un paese per i politici... .
Chi pensava che dopo le ultime elezioni amministrative e politiche, la situazione sarebbe cambiata è rimasto deluso, in quanto al momento pare che non sia così, visto che che tra l'altro, anche Scilipoti e Razzi sono stati rieletti nelle file del PDL (anche se va detto che almeno in parte il Parlamento è stato rinnovato con nomi nuovi, giovani e donne) e qui sorge un altra domanda, quanto tempo dovrà ancora passare e sopratutto che cosa dovrà ancora succedere, dato che i mercati non aspettano, prima che cambino radicalmente le cose?
Pier Carlo Lava

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