Dopo le elezioni, quale futuro per l’UDC? 317.0


Alessandria, 28 febbraio 2013: Certo almeno in questo, in politica sono cambiati i tempi, da quando dopo ogni elezione, con una faccia tosta incredibile, tutti si proclamavano vincitori e degli sconfitti neppure l’ombra. Anche Giovanni Barosini, ammette il risultato disastroso dell’UDC, assumendosi forse, persino più responsabilità di quelle che in effetti merita. 
In tal senso va detto che, indipendentemente dal fatto che il suo pensiero sia più o meno condivisibile, a livello locale è uno dei politici che per la sua innata propensione a stare a contato con la gente (che da consumato e abile navigatore della politica pratica con successo), in quanto gli permette di conoscere i problemi dei cittadini e compatibilmente alle sue possibilità di farsene carico, forse anche per questo, gode ancora di buoni consensi, al punto che non è certamente azzardato affermare, che se militasse in una formazione politica diversa, probabilmente sarebbero ancora maggiori, queste le sue dichiarazioni:
“Il mio partito, l'Udc, ha subito un pesante arretramento elettorale, poche storie, è un dato di fatto. Abbiamo pagato duramente lo scotto di una strategia evidentemente poco comprensibile, in questo drammatico frangente. Che abbia prevalso il voto di protesta, il voto d'istinto, è ormai stato detto da tutti, non starò a produrre ulteriori analisi su questo punto. Purtroppo temo ne scaturirà un aumento del caos, ovvero l'inasprimento dei problemi delle nostre famiglie (spero di sbagliarmi, ovviamente!). Ciò che ritengo interessante è capire come agire per il presente ed il prossimo futuro. Ebbene, credo ancor di più nel primato della politica, quella sana, quella nobile. Continuerò, con umiltà e perseveranza, ad adoperarmi per renderla tale, desidero con tutte le mie forze privilegiare il contatto e l'ascolto delle persone, stabilendo un simmetrico rapporto di rispetto, autentico. Il contenitore politico che auspico, dove potrei trovarmi a proprio agio, dovrà esser connotato dagl
i essenziali elementi culturali che da sempre mi appartengono: ispirazione cattolica, riformista, popolare, oltre che progressista in economia e conservatore nei valori. Nutro speranza e non smetterò un attimo di impegnarmi per il bene comune. La priorità politico-amministrativa, in questo momento, è la nostra Alessandria: esiste il rischio di una resa totale della popolazione e delle forze economiche e sociali: ogni sforzo, il mio per primo, deve essere teso a farla risorgere! “
Il quadro che dipinge, quando parla di caos, anche se poi si augura di no (come del resto tutti noi) a nostro avviso non è tanto imputabile al risultato elettorale, quanto alla inevitabile conseguenza di un problema atavico, provocato da decenni di malagestio, di cui hanno la responsabilità, anche se ovviamente in misura nettamente diversa, tutti i governi che si sono succeduti, i quali, anzichè operare nell’interesse dei cittadini, si sono fatti gli affari propri.
Venendo alle prospettive del suo partito e considerando che l’UDC praticamente quasi non esiste più è facilmente presumibile che in seguito ci possano essere dei cambiamenti sostanziali, e a questo proposito, si potrebbe ipotizzare che lo stesso possa essere sciolto per confluire in Scelta Civica, su cui Mario Monti intende continuare ad investire, partendo dal 10% dei consensi realizzati alle recenti elezioni politiche, un risultato a ben vedere niente affatto disprezzabile, considerando che i provvedimenti intrapresi (che hanno salvato il paese, ma facendo pagare il conto “salva Italia” ai soliti), lo hanno catalogato come il Governo delle tasse. 
Un altra ipotesi che potrebbe prendere forma e consistenza è la creazione anche nel nostro paese del PPE (Partito Popolare Europeo), vicino alle ispirazioni di cui parla lo stesso Barosini.  
A livello politico, indipendentemente dai risultati elettorali, la sua attività continua. 
Lo stesso per quanto è dato a sapere, ha presentato diverse mozioni che verranno discusse nel prossimo Consiglio Comunale, tutte di un certo interesse per i cittadini e le famiglie. 
Concordiamo invece pienamente sul fatto, che è necessario unire gli sforzi di tutti, per risolvere i problemi di Alessandria e farla risorgere, a cominciare però, per finalizzare questo obiettivo, da un maggiore senso civico dei cittadini, che una parte di essi, anche se minoritaria, purtroppo, continua a non dimostrare.  
Pier Carlo Lava

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