Asini che corrono e asini nel DNA
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Paola Re e un commento che ci è giunto da chi evidentemente la pensa allo stesso modo:
Buongiorno, desidero esprimere il mio totale consenso rispetto a quanto esposto dalla Dott.ssa Paola Re, la dovizia con cui ha argomentato mi pone nella posizione di non poter aggiungere altro se non l'invito a una riflessione seria, intima...e di non scivolare nella facile tentazione di cadere in valutazioni superficiali che nuociono alla collettività e al singolo. Un caro saluto
Ivana Giganti
Castelnuovo Scrivia - AL
Questa la lettera...
Gentilissimi, ho appreso dai mezzi di informazione che il prossimo 8 Settembre, a Borgomanero si terrà il palio degli asini.
Ho contestato questo genere di spettacolo presso altri comuni che spesso l’hanno giustificato in nome della tradizione storica, non curandosi affatto del problema legato alla sofferenza e allo sfruttamento degli animali. Stavolta è inaccettabile anche la giustificazione della tradizione storica poiché tale palio è stato inventato nel recente 1975 e addirittura per 12 anni non si è corso. A una prima occhiata, non vedo un grande attaccamento alla tradizione, ma forse all’interesse economico sì.
Credo che il palio, nello specifico della corsa degli asini e non delle manifestazioni collaterali, sia uno spettacolo anacronistico e diseducativo, soprattutto per i bambini, per nulla portatore di quei valori necessari per vivere in armonia col mondo animale. Oggi è difeso strenuamente da una cerchia sempre più stretta di persone tanto che alcuni paesi hanno rinunciato alle tradizionali corse di cavalli e di asini, sostituendole con gare di abilità o di velocità disputate dalla
popolazione, anche con il coinvolgimento dei bambini.
Mi rivolgo alle autorità istituzionali, politiche, scolastiche e aggiungo quelle religiose che spesso si prestano a benedire quei poveri animali prima della corsa, ma soprattutto mi rivolgo alle famiglie con bambini, chiedendo loro di non approvare una simile iniziativa per la valenza negativa del suo messaggio: considero ogni spettacolo di sfruttamento animale uno spettacolo vietato ai minori perché offre loro una visone distorta della natura. In un mondo di valori spesso capovolti, lasciamo almeno che la natura faccia il suo corso liberamente, senza l’intervento peggiorativo dell’uomo.
Invito Ignazio Stefano Zanetta, Assessore con delega alla Cultura, a riflettere sul valore culturale del palio: non è cultura quella che sfrutta gli animali.
Invito Filippo Mora, Assessore con delega a Turismo e Fiera, a incentivare un turismo etico che rispetti ogni forma di vita.
Invito la Commissione Consiliare permanente n. 2 che si occupa di Istruzione, Cultura, Sport, Assistenza, Lavoro, Politiche Giovanili, Decentramento, Protezione civile, Politiche Ambientali, Gemellaggio, Turismo, Fiera, Marketing urbano ad aprire un dibattito in commissione per valutare la modifica di questa manifestazione, evitando di far correre gli asini. Sono a conoscenza dell’iniziativa del Consigliere Massimo Fontaneto che ha presentato la mozione supportata da una petizione sottoscritta da 145 cittadini, finalizzata a ottenere l’impegno del Sindaco e della Giunta a non autorizzare lo svolgimento del palio degli asini e a non concedere in futuro l’autorizzazione per lo svolgimento sul territorio di circhi con utilizzo di animali (altra questione assai dolorosa). Purtroppo la mozione è stata respinta ma lo invito a continuare ostinatamente e coraggiosamente su questa direzione che, se pur contraria alle scelte del Comune di Borgomanero, è quella che sempre più amministrazioni locali intraprendono, fornendo un esempio virtuoso del loro operato.
Mi è stato riferito, e per questo sarei lieta di avere una conferma dall’interessata, che alla Sindaca Anna Tinivella è stato chiesto di interrompere questa usanza, e la risposta che ha dato è stata quella di avere il Tapulone nel DNA. Pur non essendo originaria del luogo, so che il Tapulone è un piatto della cucina locale che consiste in un asino morto, finemente tritato, che verrà gustato proprio come coronamento gastronomico della festa. Se la sortita della Sindaca fosse vera, pensando di fare una battuta di spirito, avrebbe detto una cosa sensata perché lei, come tutti noi, è un animale umano, e il tapulone-asino-morto è un animale non umano ma sempre animale è; quindi, ragionevolmente, qualcosa del DNA del povero asino macellato e mangiato, è in tutti noi. Siamo tutti animali, non dimentichiamolo.
Nel discorso di insediamento della Sindaca si legge “A tutti noi, con l’aiuto di Dio, auguro di essere all’altezza del compito affidatoci”. Invito la Sindaca a pensare agli asini come creature di quel Dio che lei invoca e suppongo ami. Dio ama le sue creature e se la Sindaca ama Dio, per la semplice proprietà transitiva della Matematica, la Sindaca dovrebbe amare gli asini ma non nel piatto perché chi ama una creatura, non vuole vederla morta, tantomeno non vuole mangiarla. Quanto a “essere all’altezza del compito”, io non sono una cittadina del Comune di Borgomanero, ma da una semplice visita del sito web, ottimo strumento di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni, ho avuto l’impressione che l’Amministrazione Comunale non sia all’altezza del compito in fatto di difesa dei diritti animali.
Ho letto le deleghe attribuite agli Assessori e ho visto che la dicitura Politiche per gli animali o Tutela animali o Welfare animale (espressione particolarmente di moda) non compare tra le deleghe di alcun Assessore. Immagino che gli animali siano compresi nella delega Politiche ambientali di cui è investita la Sindaca.
Invito il Comune a valutare l’inserimento della parola “animali” tra le deleghe degli Assessori del Comune: le parole sono importanti e quella è una parolina di sette letterine che darebbe un valore aggiunto alle politiche del Comune. Non vorrei che la scarsa attenzione a quella parolina nascondesse uno scarso interesse per gli animali: voglio essere fiduciosa del contrario.
Nell’elenco dei regolamenti del Comune, non compare il Regolamento tutela e benessere degli animali: deduco che il Comune ne sia sprovvisto e colgo l’occasione per invitarlo a stenderne uno. Se ne fosse già provvisto, chiedo di informarmi ed eventualmente inviarmelo o segnalarmelo sul sito.
Ho notato sul sito il Regolamento comunale per la detenzione dei cani ma sappiamo bene che non esistono solo i cani nelle famiglie… Certo, ci sono leggi nazionali da osservare da parte di chi possiede cani, ma certi Comuni sono all’avanguardia in questo ambito e stendono regolamenti comunali, talvolta sorprendentemente favorevoli verso gli amici animali. Ho notato che il Comune si occupa di un canile rifugio e di cani randagi: è una buona notizia, conferma del fatto che i cani sono nelle grazie del Comune. Ovviamente sono molto contenta per i cani. Ho letto il Regolamento per il mercato del bestiame da cui ho appreso che a Borgomanero si svolgono ben tre fiere di bestiame all’anno quindi non si soffre solo palio ma anche di fiera.
Per chiudere il cerchio, ho visto che a Borgomanero c’è anche un macello, luogo che, pur essendo legale, mi suscita orrore solo a pensarlo, quindi a certi animali di Borgomanero tocca pure passare di lì per concludere la loro sfortunata esistenza.
Ho notato che gli animali non compaiono neanche nello Statuto. Poiché il Comune di Borgomanero, all’articolo 1 Autonomia, comma 4 Si riconosce come Comune europeo, lo invito a riconoscersi anche nel Trattato di Lisbona (articolo 13) che definisce gli animali “esseri senzienti”: pensate che quegli esseri senzienti aspirino a correre in un palio?
Devo ammettere che l’idea che mi sono fatta del mondo animale borgomanerese è piuttosto sconfortante. Prima di oggi, l’associazione di pensiero che ho sempre fatto con Borgomanero è quella con Ernesto Mora ed Ezio Gibin, i due sfortunati giovani Partigiani trucidati dai nazifascisti in un modo così atroce da essere noto anche lontano da Borgomanero. Non bastava quel pensiero doloroso e commovente: ora c’è anche quello del palio degli asini e delle tre fiere di bestiame ma avrei preferito fermarmi ai giovani Partigiani.
Cordiali saluti.
Paola Re
Tortona (AL)
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