SVINCOLI AUTOSTRADALI, CLAMOROSA 'SVISTA' SU GIOIOSA MAREA, IL MASTERPLAN E' UNA... FRANA

Svincoli autostradali, tavolo tecnico a Palazzo dei Leoni tra CAS, sindaci e responsabili della Città Metropolitana. L'incontro ha fatto il punto su progetti e finanziamenti, 'dimenticando' clamorosamente lo svincolo autostradale di Gioiosa Marea: svincolo lungamente invocato in seguito alle ripetute, molteplici frane che hanno funestato Gioiosa M. e tutto il comprensorio servito da quella SS 113, teatro di frane e smottamenti che (hanno imposto ed) impongono la chiusura al transito per mesi ed anni. E che ha causato, sollevazione popolare, dando luogo ad una vicenda giudiziaria con 28 cittadini condannati penalmente alla multa di 3.750 euro a testa per interruzione di pubblico servizio. I fatti sono avvenuti a Gioiosa Marea il 24 novembre 2009 nel corso della manifestazione di protesta che vide la partecipazione di oltre 5.000 persone.

Messina, 06/01/2018 - Secondo un comunicato stampa della Città Metropolitana di Messina "procede a ritmo serrato il confronto tra le parti sulla rimodulazione delle opere inserite nel Masterplan e relative ai collegamenti autostradali del territorio metropolitano".A Palazzo dei Leoni il Commissario straordinario Francesco Calanna ha presieduto il tavolo tecnico che ha visto l'intervento dei sindaci, dei vertici del Consorzio per le Autostrade Siciliane e dei responsabili tecnici della Città Metropolitana di Messina.
L'incontro ha fatto il punto sulla situazione progettuale che investe la realizzazione degli svincoli di Alì Terme, Monforte San Giorgio, Santa Teresa di Riva, Villafranca Tirrena e Furnari Portorosa. In effetti, nel procedere frettolosamente e a "ritmo serrato", nel Masterplan è stato clamorosamente dimenticato lo svincolo autostradale di Gioiosa Marea. Svincolo lungamente invocato in seguito alle ripetute, molteplici frane che hanno funestato Gioiosa M. e tutto il comprensorio servito da quella SS 113, teatro di frane e smottamenti che impongono la chiusura al transito per mesi ed anni. E che ha causato, sollevazione popolare, dando luogo ad una vicenda giudiziaria con 28 cittadini condannati penalmente alla multa di 3.750 euro a testa per interruzione di pubblico servizio. I fatti sono avvenuti a Gioiosa Marea il 24 novembre 2009 nel corso della manifestazione di protesta che vide la partecipazione di oltre 5.000 persone.Sollevazione popolare che ha dato luogo ad una vicenda giudiziaria con 28 cittadini condannati penalmente alla multa di 3.750 euro a testa per interruzione di pubblico servizio, a seguito della pacifica occupazione dei binari della ferrovia. I fatti sono avvenuti a Gioiosa Marea il 24 novembre 2009 nel corso della manifestazione di protesta che vide la partecipazione di oltre 5.000 persone, che occuparono tutti assieme i binari della ferrovia, per protestare contro la chiusura, per alcuni anni, della SS 113 che collega la cittadina a Patti e all'intero versante orientale della costa tirrenica messinese. In una delle voragini apertesi in quel tratto di strada statale perse la vita un clochard, cadendovi dentro il 15 novembre 2009.A Gioiosa Marea la "SS 113 è rimasta chiusa anche per anni nel tratto di Capo Skino, così come tra Zappardino (Km. 89,5) e Gliaca di Piraino (Km. 93,4) in entrambe le direzioni, talvolta perfino a causa di un modesto incendio, lungo il costone che sormonta la SS 113 nel tratto che collega Gioiosa Marea e Zappardino con Gliaca di Piraino e che costituisce la sola via di transito (e di fuga) tra il versante tirrenico messinese e quello dei Nebrodi.Una strada tanto importante quanto precaria e sfortunata, spesso oggetto di isolamento a causa di frane e smottamenti, come del resto avviene nel versante di Capo Calavà e Capo Skino, esattamente all'ingresso di Gioiosa Marea, se questa può considerarsi l'uscita (e viceversa). Come dire tra l’incudine e il martello, considerato che Gioiosa Marea è la località che maggiormente risente di tali interruzioni, specie alla vigilia del Ferragosto, proprio quando il traffico dei turisti e dei vacanzieri sembrava farsi più sostenuto.La caduta di pietre dal costone, conseguenza dell’incendio di questa mattina, ha indotto l’Anas a chiudere il tratto di strada statale, prima con un sbarramento ‘leggero’, quindi con blocchi cementizi pesanti, che lascerebbero intendere quanto di peggio un versante turistico come la Costa Saracena possa aspettarsi: l’isolamento. Ma per quanto tempo?Isolamento del quale Gioiosa Marea e Piraino sono purtroppo vittime eccellenti: anni di chiusura della SS 113 di Capo Skino si sono alternati con la chiusura di questo attuale tratto, meno tecnicamente denominato Falconaro, a pochi metri dalla Torre delle Ciavole, uno dei posti più suggestivi e belli dell’intera Costa Saracena. Qua, in pieno Ferragosto, lungo la Costa turistica dove i Liberi consorzi di Comuni e l’industria turistica invocano i loro diritti, "non passa lo straniero". Non passano i locali (purtroppo avvezzi), non passano i turisti, con le loro auto, con i camper, con le roulotte. Non passano i giornali, non passano i rifornimenti alimentari, i portantini diretti a Lourdes, le ambulanze, etc.http://feeds.feedburner.com/~r/blogspot/vvFmz/~4/fHzKMuEPju0?utm_source=feedburner&utm_medium=email



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