BELICE 50° TERREMOTO: A PALERMO IL RACCONTO “PLURALE” DELLA TRAGEDIA
In occasione della visita del Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, in domenica, 14 gennaio, per i 50 anni dal
terremoto nel Belìce, una grande mostra per ripercorrere il dramma del sisma e
l’utopica rinascita di Gibellina
ospitata dalla Fondazione Sant'Elia di Palermo.
PALERMO, 9 gennaio 2018 – Gli scatti dei
fotoreporter, il primo servizio del radio giornale, i filmati degli archivi
Rai. E ancora: il progetto urbanistico per Gibellina Nuova, i bozzetti dei
monumenti e le opere degli artisti che, raccogliendo l’appello del sindaco
Ludovico Corrao, parteciparono al tentativo di ricostruzione di quel territorio
e del suo paesaggio distrutto dal sisma nel segno dell’arte e della land art.In
occasione dei 50 anni del terremoto del Belìce - anniversario che domenica 14
gennaio vedrà l’omaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sui
luoghi del terribile cataclisma - la Fondazione Sant’Elia ospita a Palermo la
mostra 1968/2018 PAUSA SISMICA. Cinquant’anni dal terremoto del Belìce. Vicende
e visioni”, (28 gennaio - 13 marzo). Inaugurazione il 27 gennaio.Il progetto
espositivo - curato dalla Fondazione Orestiadi e coprodotto dalla Fondazione
Sant’Elia, in collaborazione con il Comune di Gibellina - va avanti per sezioni
ed è articolato secondo la pluralità di linguaggio che è propria dell’arte:
pittura, scultura, teatro, foto, video, poesia, musica, architettura e
installazioni contemporanee. Si parte dalla cronaca: la notte del terremoto,
tra il 14 e il 15 gennaio 1968, e gli scatti dei fotografi - Brai, Giaramidaro,
Minnella, Scafidi - che l’indomani si precipitarono nella valle tra Palermo e
Trapani; i primi video delle Teche RAI, gli scatti di Letizia Battaglia nella
baraccopoli. Quindi la sezione Arte, con opere, fra i tanti, di Guttuso,
Schifano, Rotella, Scialoja; bozzetti di sculture e frammenti di scenografie di
Pomodoro, Paladino, Consagra, Isgrò per le Orestiadi; il progetto urbanistico
per Gibellina Nuova, il Cretto di Burri, i versi dei poeti, la musica,
l’archivio orale e molto altro ancora.
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