Canone Rai, Renzi adesso vuole abolirlo: “Brutta tassa”. Calenda. “Presa in giro”. Orfini: “Nostra proposta storica”
Il segretario, scrive La Repubblica, intende avanzare la
proposta nella prossima direzione del Pd. Poi su facebook scrive: "Si può
garantire il servizio pubblico abbassando il costo per i cittadini".
Critico il ministro dello Sviluppo Economico: "I soldi dello Stato sono i
soldi dei cittadini e dunque sarebbe solo una partita (presa) di (in)
giro". Usigrai: "Così si ridimensiona il servizio pubblico a
vantaggio dei privati"
“La tv
pubblica deve essere un diritto dei
cittadini”. Per questo quella “brutta
tassa” che è il canone
Rai va abolita. È il mantra alla base della prima mossa firmata
da Matteo Renzi in
campagna elettorale. Secondo La
Repubblica, il segretario intende avanzare la proposta nella prossima
direzione del Partito
Democratico. Una mossa popolare studiata per rilanciare la corsa
elettorale dei dem e per indicare al suo elettorato uno dei principali
obiettivi della strategia del Nazareno: Silvio
Berlusconi. Il piano prevede, infatti, anche rivedere i tetti pubblicitari che
penalizzano l’emittente pubblica nazionale rispetto alle concorrenti private.L’uomo
che ha messo il canone in
bolletta per farlo pagare a tutti ora punta a toglierlo per
alleviare il portafogli degli italiani. Ma per raggiungere l’obiettivo, il
piano del segretario prevede una fase di transizione. Per rendere il progetto
sostenibile, infatti, “nella fase transitoria – avrebbe spiegato Renzi, secondo
il quotidiano romano, in un vertice al Nazareno cui hanno partecipato i
fedelissimi – lo Stato dovrà supplire al canone trasferendo tra un miliardo e mezzo e due miliardi all’anno
alla Rai. È la stessa cifra che chiedevamo ai cittadini con questa brutta
tassa”. Continua a leggere….
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