Migranti, papa Francesco: “Sono persone, basta suscitare paure”
Il nuovo appello del pontefice sul tema dell'accoglienza
arriva nel discorso ai membri del corpo diplomatico presso la Santa Sede:
"Le migrazioni sono sempre esistite nella tradizione giudeo-cristiana, la
storia della salvezza è essenzialmente storia di migrazioni". Bergoglio è
tornato anche sulla questione israelo-palestinese e ha invitato "ad un
comune impegno a rispettare, in conformità con le Risoluzioni dell'Onu, lo
status quo di Gerusalemme, città sacra a cristiani, ebrei e musulmani"
“Oggi si
parla molto di migranti e
migrazioni, talvolta solo per suscitare paure
ancestrali“. Il nuovo appello di Papa
Francesco sul tema dell’accoglienza arriva nel discorso ai membri
del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ricevuti in Vaticano
per gli auguri per il nuovo anno. “Le migrazioni sono sempre esistite – ricorda
il pontefice – nella tradizione giudeo-cristiana, la storia della salvezza è
essenzialmente storia di migrazioni”. Né bisogna dimenticare che “la libertà di
movimento, come quella di lasciare il proprio Paese e di farvi ritorno
appartiene ai diritti fondamentali dell’uomo. Occorre dunque uscire da una
diffusa retorica sull’argomento e partire dalla considerazione essenziale che
davanti a noi ci sono innanzitutto persone“.“Un
pensiero particolare rivolgo a Israeliani e Palestinesi in seguito alle
tensioni delle ultime settimane – ha proseguito Bergoglio, in evidente
riferimento alla decisione del presidente degli Stati
Uniti Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele– la Santa Sede,
nell’esprimere dolore per quanti hanno perso la vita nei recenti scontri,
rinnova il suo pressante appello a ponderare ogni iniziativa affinché si eviti
di esacerbare le
contrapposizioni, e invita ad un comune impegno a rispettare, in conformità con
le pertinenti Risoluzioni delle Nazioni Unite, lo status
quo di Gerusalemme, città sacra a cristiani, ebrei e musulmani.
Settant’anni di scontri rendono quanto mai urgente trovare una soluzione
politica che consenta la presenza nella Regione di due Stati indipendenti entro
confini internazionalmente riconosciuti”. Continua a leggere….
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