DIPLOMATI MAGISTRALI, AL MIUR INCONTRO CON I SINDACATI
Roma, 4
gennaio 2018 - Si è svolto oggi al Miur un incontro con le Organizzazioni
sindacali in merito alla questione dei diplomati magistrali, a seguito alla
sentenza n. 11 del 2017 pubblicata il 20 dicembre scorso dal Consiglio di Stato
in Adunanza Plenaria. Per la parte politica era presente il Sottosegretario
Vito De Filippo.
VERBALE INCONTRO 4 GENNAIO 2018
Il giorno 4 gennaio 2018, presso il MIUR, il Sottosegretario
Vito De Filippo, il Capo di Gabinetto, il Capo del Dipartimento per il sistema
educativo di istruzione e di formazione e il Direttore generale per il
personale scolastico hanno incontrato i segretari generali delle Organizzazioni
Sindacali rappresentative per il comparto Istruzione e Ricerca, presso il
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in merito alla
sentenza n. 11 del 2017 resa dal Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria.La
sentenza riguarda l’utilità del titolo di diploma magistrale conseguito entro
l’anno scolastico 2001/2002 ai fini dell’inserimento nelle graduatorie ad
esaurimento, successivamente alla loro costituzione a partire dalle ex
graduatorie permanenti.
La legge n. 341 del 1990 (articolo 3, comma 2) ha previsto
per la prima volta che il diploma di laurea costituisse titolo necessario per
l’accesso ai concorsi nella scuola dell’infanzia e primaria, e quindi anche per
l’inserimento nelle graduatorie prima permanenti, poi ad esaurimento, che danno
accesso al ruolo. Precedentemente, il titolo previsto per la partecipazione ai
concorsi era invece quello di diploma magistrale.
I predetti corsi di laurea furono però attivati
solo a partire dall’anno accademico 1999/2000. Perciò, con il decreto
interministeriale 10 marzo 1997 fu previsto un regime transitorio, che conservò
ai diplomi magistrali conseguiti entro l’a.s. 2001/2002 il valore di titolo
idoneo a consentire la partecipazione alle sessioni riservate di abilitazione
all’insegnamento finalizzate alla inclusione nelle graduatorie permanenti o ai
concorsi per titoli ed esami a posti di insegnamento.Negli anni si è
instaurato un corposo contenzioso dinanzi soprattutto ai giudici
amministrativi, col quale numerosi diplomati magistrali (con titolo conseguito
entro il 2001/2002) non iscritti nelle ex graduatorie permanenti, hanno vantato
l’ulteriore utilità del loro titolo di studio anche al fine dell’inserimento
nelle graduatorie ad esaurimento.A seguito della sentenza in adunanza
plenaria del Consiglio di Stato n. 11 del 2017, tali richieste sono state
dichiarate infondate giuridicamente. Al riguardo, si sottolinea che la
decisione assunta in adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha la funzione di
assicurare che i giudici amministrativi interpretino in maniera uniforme la
normativa, in occasione delle future sentenze, tenuto conto che in passato vi
erano stati diversi orientamenti giurisprudenziali.Il Sottosegretario De
Filippo, richiamata brevemente la predetta complessa situazione giuridica
risalente a numerosi anni addietro, informa le Organizzazioni Sindacali che la
presenza di diritti e interessi contrapposti, tra i diplomati magistrali e gli
altri abilitati all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, impone
la massima attenzione nella doverosa esecuzione della sentenza e delle
successive sentenze di merito da parte dell’autorità amministrativa. In attesa
dei nuovi giudizi di merito, il Ministero, al fine di poter ottemperare
correttamente alla predetta decisione, ha analizzato tutte le diverse
situazioni giuridiche e di fatto esistenti e/o consolidate, con particolare
riferimento alla concreta gestione delle graduatorie e dei rapporti di lavoro
nelle more instauratisi con i soggetti già inseriti (seppure con riserva) nelle
GAE.Proprio per questo, l’Amministrazione il 22 dicembre 2017 ha
tempestivamente coinvolto l’Avvocatura Generale dello Stato, chiedendo un
parere sui tempi e sulla corretta modalità di esecuzione della suddetta
decisione considerate le diverse fattispecie ed al fine di garantire
l’uniformità di attuazione sul territorio nazionale.Il Direttore
generale per il personale scolastico ha, quindi, fornito i dati principali in
merito al numero di soggetti coinvolti. I diplomati magistrali iscritti nelle
GAE a seguito dei contenziosi di cui trattasi sono più di 43.000, mentre sono
più di 6.000 quelli che sono stati assunti in ruolo, pur se con riserva non
essendo destinatari di sentenze passate in giudicato. Questi ultimi sono
concentrati per lo più nelle regioni del Nord.Le OO.SS., prendendo atto
della posizione dell’Amministrazione, hanno rappresentato l’esigenza di una
soluzione complessiva della questione.Al termine del confronto le Parti
hanno convenuto di riconvocare il tavolo politico non appena intervenuto il
parere dell’Avvocatura dello Stato, tenuto conto della esigenza condivisa di
una ordinata conclusione dell’anno scolastico in corso e convenendo tra l’altro
sulla necessità di una riflessione generale sul meccanismo di reclutamento da
utilizzare per la scuola dell’infanzia e primaria, anche alla luce delle
soluzioni già adottate dal Governo per la scuola secondaria.Nelle more
di tale riconvocazione, le Parti si impegnano a monitorare congiuntamente e
costantemente, in un apposito tavolo tecnico, l’evolversi della situazione.
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