Recensione di un libro che rivela gli intrecci dell'oligarchia italica con i poteri vi ingeriscono dall'esterno


Che cosa vogliono i massoni da noi? E poi, quali massoni?
di Sergio Di Cori Modigliani *
E' uscito da poche settimane, per i tipi dell'editore Chiarelettere di Milano, il libro "Massoni, società a responsabilità illimitata" sottotitolo: "La scoperta delle Ur-Lodges", firmato da Gioele Magaldi, con la collaborazione della giornalista Laura Maragnani (19 euro). 
Sono 650 pagine fitte di notizie, che ritengo fondamentali per chiunque voglia comprendere, con il necessario distacco sereno, come si compone, si struttura e opera la nomenclatura planetaria che gestisce la formazione dei governi nazionali e decide le nostre esistenze.
Chi è Gioele Magaldi?
Ma -ciò che più conta in questo momento- che cosa vuole da noi?
Che cosa ci sta dicendo?
Che cosa ci sta chiedendo?
Il libro esce in un momento molto delicato per la nazione, con azzeccata
tempistica.
Due anni fa, lo stesso libro sarebbe finito in un gigantesco calderone di denuncia e sarebbe stato maciullato dalla emergente industria dell'indignazione, la pubblicistica corrente ne avrebbe colto i frammenti più esplosivi per costruirci poi sopra le più disparate argomentazioni e il libro sarebbe finito, inevitabilmente, per essere identificato come "un insostituibile strumento di denuncia" o qualcosa del genere.
Se invece l'editore e gli autori avessero deciso di aspettare ancora almeno un altro anno, sarebbe stato troppo tardi, non vi è dubbio.
E' ciò che gli americani definiscono "perfect timing", ciò che loro considerano il sale e la struttura portante di qualunque forma di attività e battaglia politica.
Anche l'antica civiltà ellenica la pensava come gli statunitensi, loro lo chiamavano καιρός (si legge cairos) e per i greci significava soprattutto "il tempo di Dio" ovvero un momento molto particolare dell'esistenza in cui gli accadimenti trovavano la totale assistenza e protezione dell'Olimpo, e quindi non potevano che avere un esito fortunato -se il fine era il bene-oppure essere foriero di tragedie annunciate, se il fine era invece malevolo. 
Il punto è proprio questo. 
Gioele Magaldi è un massone italiano a tutto tondo.
Appartiene alla tradizione italiana del pensiero socialista liberale, radicale, libertario e democratico, orgogliosamente anti-fascista e furiosamente anti-comunista. Questo filone di pensiero è sempre stato combattuto in Italia dal potere oligarchico perché considerato, giustamente, il più pericoloso per le aristocrazie imperanti del privilegio. E' la tradizione di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, i due autori del "Manifesto di Ventotene" la base teorica e intellettuale degli Stati Uniti d'Europa, scritto nell'estate del 1943 quando si trovavano al confino, esiliati in patria dal governo fascista, rei di essere dei liberi pensatori. Una storia tutta italiana che viene da lontano e si riallaccia alle lotte risorgimentali portate avanti da Giuseppe Garibaldi e da Giuseppe Mazzini, quando essere massoni stava a significare essere patrioti che combattevano per liberare la nazione dall'oscurantismo ecclesiastico della curia romana e dall'asservimento alle grandi potenze europee che non vedevano di buon occhio l'affermazione in Italia di principi democratici, laici, autonomi, indipendenti e indipendentisti.
In quanto progressista, Gioele Magaldi, nella sua attività massonica, si è scontrato in Italia con un'idea vetusta della massoneria, che interpretava se stessa come istituzione che dovesse essere più ligia agli aspetti ritualistici e formali piuttosto che recuperare la grande tradizione mazziniana ponendosi come avanguardia intellettuale, per affermare nel nostro paese gli ideali libertari di una società evoluta e aperta. Impossibilitato ad operare secondo i suoi codici caratteriali e culturali, sceglie ad un certo punto di dar vita a un movimento dal   nome "Grande Oriente Democratico" nel quale chiama a raccolta i massoni progressisti.
Il libro appena pubblicato è il frutto di una lunga elaborazione, un lavoro collettivo che lui firma, assumendosi la responsabilità personale, politica, legale (altrimenti che Maestro sarebbe?) delle informazioni contenute. Come lui stesso riferisce, grazie alla collaborazione dei suoi fratelli massoni, ha avuto la possibilità e l'opportunità di avere accesso ad archivi segreti della massoneria che -per definizione- non sono di pubblico dominio. Ci offre l'affascinante quadro del back office del potere e ci porta nelle stanze oscure e segrete di quelli che comunemente vengono definiti "i poteri forti". Ne esce un quadro di interpretazione della realtà socio-politica degli ultimi 60 anni di vita planetaria, davvero originale. Se la cupola mediatica avesse scelto e deciso di commentare e argomentare questo testo, sarebbe stata costretta a usare un unico aggettivo "sconvolgente".
Lo è. Non soltanto per ciò che dice.
Il Senso, infatti, va oltre il significato delle notizie e delle informazioni.
Non è affatto un libro scandalistico, e non è neppure un testo di denuncia.
E' sconvolgente, perché -se usato come arma intelligente- può rappresentare davvero l'opportunità per noi tutti di leggere e interpretare fatti avvenuti e, di conseguenza, avere la possibilità di sconvolgere i loro piani, frutto di una strategia neo-aristocratica per imporre la garanzia di salvaguardia dei privilegi garantiti a una ristretta oligarchia di eletti. 
Per questo se ne dovrebbe parlare. 
Almeno solo per avere l'opportunità di fare connessioni. 
Il libro, molto denso e lungo (650 pagine) non contiene nessun documento, nessuna fonte, nessun link, nessuna prova.
Richiesto di una spiegazione, Gioele Magaldi ha risposto pubblicamente che la mole dei documenti a sostegno di ciò che è scritto nel libro è tale da raggiungere circa 6.000 pagine di documentazione d'archivio. Questo fatto avrebbe reso il libro impubblicabile. Considerando però le esigenze comprensibili delle persone citate nel libro, data la loro caratura, è stato stabilito di mettere a disposizione le prove, i documenti, le fonti, se necessario. Soprattutto se richiesto. 
Finora nessuno ha osato protestare.
Preferiscono far finta di niente.
Hanno scelto il silenzio, scommettendo sul fatto che nessun deputato, nessun senatore, avrà il coraggio di chiedere ragguagli al governo. 
Questo libro, quindi, diventa un'ottima potenziale arma per l'intera cittadinanza.
Abbiamo il diritto di sapere se ciò che è scritto sia vero oppure no.
E lo vogliamo sapere dai diretti interessati.
Per quanto riguarda loro, ne va della loro immagine e reputazione.
Per quanto riguarda noi, ne va del nostro presente e del nostro futuro. 
Non è possibile non parlare pubblicamente del contenuto di questo libro.
Non si tratta di un romanzo o di una ipotesi.
Ritengo che sia un atto d'accusa molto forte nei confronti della classe politica e imprenditoriale italiana che risulta -a tutti gli effetti-asservita a interessi terzi, extra italiani, transnazionali, dato che ogni assunto può essere provato e documentato.
Dipende da tutti noi spingere queste persone a fornire risposte ufficiali in pubblico.
Dipende da tutti voi. 
* da  sergiodicorimodiglianji.blogspot.it - 22 dicembre 2014
Cav. Dott. Claudio S. Martinotti Doria 

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