Perché la Provincia non fa chiarezza su Scat e sul Trasporto pubblico locale?


Alessandria: In seguito alle molte problematiche legate al servizio di trasporto pubblico locale di cui sono venuto a conoscenza attraverso le azioni messe in atto da Faisa-Cisal e le molte segnalazioni degli utenti che usufruiscono del servizio, come consigliere comunale di Alessandria ho ritenuto necessario approfondire di quali questioni l'ente Provincia fosse venuto a conoscenza attraverso il servizio di vigilanza e sicurezza dei trasporti ed in che modo si fosse fatto carico della risoluzione dei problemi di cui fosse venuto a conoscenza.>> Questo quanto racconta Emanuele Locci, consigliere comunale di Alessandria, che in data 29 dicembre 2014 ha richiesto ai sensi della L.241/1990 tutti i documenti inerenti all’attività di controllo degli anni 2013 e 2014 effettuata
dal Servizio di Vigilanza e sicurezza dei trasporti della Provincia di Alessandria nei confronti del consorzio Scat e tutti i documenti e gli esposti effettuati dagli utenti negli stessi anni per il servizio di trasporto pubblico locale pervenuti presso la Provincia di Alessandria e segnalati all’ufficio di Vigilanza e Sicurezza dei trasporti. Nel frattempo sono intervenuti nuovi fatti, tra cui una diffida della Provincia a Scat ad adempiere il contratto di servizio di trasporto pubblico locale <<curiosamente – puntualizza Locci – mi risulta essere la prima nonostante i problemi risalgano all'inizio del contratto di servizio nel 2010>>. In data martedì 27 gennaio Locci ha diffidato la Provincia ad adempiere alla richiesta di accesso agli atti, scadendo in data 28 gennaio i termini di legge per la consegna della documentazione. <<Con mia grande sorpresa – spiega Locci – il personale dell'URP della Provincia, nonostante avesse nella sua disponibilità il faldone con i documenti da me richiesti e diligentemente preparati dal funzionario competente, mi ha informato che aveva ricevuto un espresso ordine del Direttore della Direzione Affari Istituzionali e Vigilanza a non consegnarmi tale documentazione. La domanda che mi pongo è quali interessi devono essere tutelati, tali da andare a mio giudizio contro la Legge, nel negarmi tale documentazione già pronta che rappresenta interessi pubblicamente rilevanti quali le problematiche di sicurezza legate al servizio di trasporto pubblico locale? Fortunatamente il consigliere provinciale Gianfranco Baldi si è reso disponibile a fare analoga richiesta di accesso agli atti quindi andremo in fondo alla questione>>.
Ma non è finita. Emanuele Locci in queste settimane ha raccolto dati riguardo ai bilanci ed altre documentazioni societarie di Scat ed Arfea. <<Illustrerò nei prossimi giorni le cose di cui sto venendo a conoscenza – afferma Locci – perché l’intreccio di società che sembrerebbe dipanarsi partendo dai mezzi di trasporto e dagli immobili utilizzati da Arfea è complesso e sembra essere un sistema di scatole cinesi che arriverebbe a coinvolgere società anonime con sede estera. La domanda che per ora mi sorge spontanea è come mai una società in oggettive difficoltà economiche e che vive di proventi pubblici per offrire un servizio di trasporto pubblico locale ha tante e tali complesse ramificazioni che coinvolgono anche società destinate solitamente alla tutela dei capitali di grandi player finanziari. E, politicamente parlando, mi chiedo perché la Provincia faccia tutte queste resistenze a fare trasparenza sul servizio di trasporto pubblico locale>>.
Dott. Emanuele Locci
Consigliere Comunale di Alessandria
Consigliere Nazionale ANCI Giovani
Promotore di #SenzaPaura

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