Nitrati: l’Ispra scagiona gli allevamenti dalla responsabilità di inquinamento
Alessandria: L’operazione verità voluta fortemente da
Coldiretti viene supportata da risultati scientifici Ora via libera a revisione
zone vulnerabili e confermare obiettivi e strumenti di applicazione della
direttiva europea in materia di tutela delle acque dall’inquinamento. E’ stato
messo nero su bianco: gli allevamenti non sono più i grandi colpevoli. Lo
studio completato dall’ Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e
la Ricerca Ambientale, scagiona definitivamente l’allevamento
e accerta
finalmente la responsabilità nell’inquinamento delle acque sotterranee di
settori diversi e concorrenti dai fanghi di depurazione agli scarichi civili.
“L’operazione
verità voluta dalla Coldiretti per salvare i salumi e i formaggi Made in Italy
oggi viene finalmente confortata da risultati scientifici che abbiamo per anni
richiesto. - ha affermato il presidente provinciale Coldiretti Alessandria
Roberto Paravidino – Plauso ai
Ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente hanno posto le condizioni per
rimuovere i vincoli ingiusti che hanno fino ad ora colpito la zootecnia
italiana”.
Fermo restando la necessità di confermare gli obiettivi e gli
strumenti di applicazione della direttiva europea in materia di tutela delle
acque dall’inquinamento dallo studio emerge una rappresentazione diversa da
quella storica che assegna alla zootecnia l’unica responsabilità.
“A questo riguardo, - ha aggiunto il direttore Coldiretti
Alessandria Simone Moroni - viene
ribadito come il contributo dell’allevamento non sia superiore mai ad un terzo
del totale complessivo dell’inquinamento accertato attraverso un piano di
monitoraggio diffuso nelle regioni ad alta vocazione. Rispetto alle scelte
strategiche di valorizzazione del settore che la nuova riforma della politica
agricola comune richiede si tratta di affrettare l’istruttoria diretta alla
revisione del perimetro delle zone vulnerabili a tutela delle migliori
produzioni dell’autentico Made in Italy”.
Ciascun settore, ora, dovrà farsi carico della propria
responsabilità ma sarebbe irresponsabile continuare a chiedere soltanto alla
zootecnia di addossarsi oneri e vincoli che dipendono da attività diverse.
Ufficio Stampa Coldiretti Alessandria
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