M5S: LO SMARINO DEL TAV VERSO LE EX CAVE DI ALESSANDRIA.
Il Sindaco onererà gli impegni presi in Consiglio a tutela
della sicurezza e della salute dei cittadini?
Alessandria: Abbiamo appreso dagli organi di stampa locali
delle ulteriori modifiche previste per il Piano Cave del Terzo Valico, la linea
ferroviaria ad Alta Velocità Milano – Genova.
Queste modifiche saranno in discussione nella Conferenza dei
Servizi convocata in Regione giovedì 29 gennaio; sarà questa la sede in cui si
valuterà - come ha precisato alla stampa CoCiv, il Consorzio incaricato della
progettazione e costruzione del Terzo Valico – l’utilizzo più appropriato delle
cave piemontesi individuate nella progettazione dell’opera. A monte di questa
decisione, la necessità di trovare una nuova destinazione per un quantitativo
previsto oltre il milione di
metri cubi di materiale mescolato con agenti
schiumogeni, proveniente dagli scavi.
Si tratta del cosiddetto “smarino arricchito”, non più
conferibile nella Cava di Castello Armellino, tra Tortona e Sale. Venendo a
mancare per la cava tortonese le condizioni di idoneità a ricevere lo smarino
misto agli schiumogeni, per motivi non ancora resi pubblici, il materiale verrà
deviato – leggiamo - verso due cave site in Alessandria – zona Cristo, Cascina
Clara e Buona e verso quella di Bettole, a Pozzolo Formigaro .
Le cave alessandrine si trovano nella zona di un’ex
discarica AMIU per i rifiuti urbani, interessata dall’esondazione del fiume
Bormida nel 2008 e nel 2011, come rilevato a suo tempo dalla stessa Regione
Piemonte; vennero quindi classificate nel primo Piano Cave modificato dal
CoCiv, al livello B di valutazione, in quanto siti che presentano alcune
limitate “controindicazioni" e/o limitazioni alla collocazione dello
smarino rispetto a quelli in fascia A, la prima scelta.
Il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle di Alessandria,
nell’agosto 2012, aveva presentato un ordine del giorno per richiedere al
Comune di Alessandria di vietare sia il conferimento che il passaggio dei mezzi
trasportanti lo “smarino” sul territorio comunale.
Il Sindaco di Alessandria, a seguito dell’o.d.g. votato il 3
Dicembre 2012 in Consiglio Comunale, sottoscrisse un documento nel quale, pur
subordinandola all'assenza di un ritorno utile in materia di logistica per la città,
dichiarava la sua contrarietà all'opera e “…la volontà di opporsi all'uso del
territorio con ogni strumento a sua disposizione”. In quella stessa data i
Gruppi Consiliari del Partito Democratico e della Lista Civica Rossa
presentarono un o.d.g. in cui si chiedeva al Sindaco, estendendo l’appello ai
Presidenti delle Province di Alessandria e Genova e delle Regioni Piemonte e
Liguria, di vigilare in modo capillare con ASL e ARPA sullo svolgimento dei
lavori del Terzo Valico nei comuni interessati, sul loro impatto ambientale,
sul rischio idrogeologico connesso alle cave. Inoltre, si chiedeva di attivare
tavoli di confronto con RfI e Trenitalia per valutare il trasporto merci e
passeggeri nella zona e riqualificare i nodi ferroviari locali, a partire dalla
scalo stesso di Alessandria.
Il M5S di Alessandria, a questo punto, si aspetta dal
Sindaco la massima attenzione per la scelta che verrà fatta giovedì a Torino e
che si attivi per mantenere l’impegno preso nel 2012 di fronte ai cittadini, in
qualità di garante primario della loro sicurezza e della loro salute.
Da parte nostra la vigilanza sarà, come sempre, massima;
questo perché siamo consci fin dall’inizio dell’inutilità e delle ricadute
negative anche gravi sul territorio, incluso l’alessandrino, derivanti da un’opera
strategicamente inutile, costosa e non idonea a risolvere i problemi del
traffico ferroviario locale.
Movimento
5 Stelle Alessandria
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