Giustizia: Balduzzi (Csm), da Mattarella richiamo a terzietà
(ANSA)
- ROMA, 24 FEB - "Con lo stile sobrio e mai sopra le righe che gli italiani
stanno imparando a conoscere, il presidente Mattarella ha cominciato oggi a
parlare sulla magistratura. Senza andare oltre l'occasione e il tema, ha detto
tre cose importanti". A evidenziarlo Renato Balduzzi, componente del Csm e
direttore dell'Ufficio studi del Consiglio superiore.
"La
prima - spiega Balduzzi - su ciò che i cittadini si attendono dai magistrati:
che essi siano competenti, certo, ma anche che abbiano sia la consapevolezza
morale della terzietà della funzione giurisdizionale, intesa come coscienza del
ruolo e dell'etica di questa delicata professione, sia
la capacità di
comprendere le dinamiche proprie del nostro tempo. La seconda è che la
formazione dei magistrati e dunque anzitutto la Scuola superiore della
magistratura continuino a impegnarsi in tale direzione. La terza cosa che il
presidente ci ha detto riguarda la necessità che la Scuola faccia sinergia con
il Csm nella formazione dei magistrati che aspirano a funzioni direttive,
operando in stretto coordinamento con il Consiglio stesso." (ANSA).
Ufficio
stampa del prof. Renato Balduzzi
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