Antonio Accordino scrittore, biografia


Antonio Accordino scrittore, biografia Presentazione Autore
Accordino Antonio – nato a San Giorgio di Gioiosa Marea ( Me) – Residente a Milazzo ove lavora quale Tecnico sanitario di Radiologia Medica presso il locale Presidio Ospedaliero.
POESIE & RACCONTI - POEMS AND STORIES
IL RE DI DENARI  -  LIBRO di  POESIE - ( EDIZIONE RIVEDUTA) - 1. LA CORSA DI OTTAVIO - Una folata di vento afferrò la foto di Marvina che rideva e la sollevò con impeto nell'aria, trascinandola nell'acqua ... la faccia avvolta in una maschera di sofferenza, rotolò nel terrapieno d'acqua, stentando un sorriso paonazzo 4. L'orgoglio e la gioia del ritorno al mio villaggio, mi spinse a fare il giro di amici e parenti .
LA VOCE DI MILAZZO -  San Giorgio, il villaggio  perduto - Una storia intrisa di nostalgia, indignazione e rabbia, come quella del ragazzo della via Gluck. Solo che nel libro di Antonio Accordino, “ La storia di un villaggio di pescatori “, ilmiolibro.it -  lafeltrinelli.it, il protagonista, Lanaggioto, non rimpiange i prati  che non ci sono più, inghiottiti dal cemento della città sempre più
  estesa, ma un villaggio di pescatori, San Giorgio, che negli stessi anni, i formidabili, ma anche infausti per la contaminazione del territorio, anni ’60, iniziò a smarrire l’identità inalterata da secoli e modellata sui ritmi della tonnara per sostituirla con una dimensione più adatta ai richiami del consumismo, delle villette dilaganti sul territorio, del perfido intreccio affari e politica, del modernismo becero che soffoca ogni impronta consolidata di appartenenza e dilania le anime più sensibili.
Qualcosa di già visto anche nella nostra città di Milazzo, pensiamo al Tono, dove Antonio Accordino opera in qualità di tecnico sanitario di radiologia medica presso il locale presidio ospedaliero. Un libro amaro, in cui filo autobiografico si scioglie in denuncia e diviene atto di accusa: “ Un potere amorale conduce all’illegalità, nuoce alla libertà ed alla democrazia, frantuma il tessuto sociale e rende l’uomo una merce di scambio”. Si, perché tutto quello che di generoso e solidale era stato era stato promosso a San Giorgio per rendere più agevole la dura vita dei pescatori sembra dissolversi: 
il professore Ennio Salvo D’Andria, scrittore, poeta e pittore, socialdemocratico, che nella creazione della cooperativa aveva visto la garanzia della dignità e del riscatto sociale dei pescatori finisce sepolto “ in un loculo senza lapide e con il nome scritto di mano nel 
cemento”. Tutto il mondo di Lanaggioto pare così sfarinarsi, lui che credeva che “ i diritti e i doveri appartengono a tutti, i privilegi a pochi … “ e che la ricompensa di ognuno “ è di avere lavorato nell’interesse di tutti”. Rimasto il Museo della Tonnara un sogni inappagato, Lanaggioto si sente un estraneo nel “suo” villaggio. Di questo libro colpisce il grido di dolore di un uomo e di uno scrittore che non si rassegna all’imperante volgarità del nostro tempo e rivendica le ragioni del retto pensare e del retto agire, nel rispetto dei valori della persona e della natura. ( .……..)vai su Opere per la continuazione
Prof. Filippo Russo
Il Santo Guerriero – è un ossimoro che indica la personalità dell’autore.  Una sfida che rivela il tratto distintivo dell’uomo che conosciuto il dolore e la sofferenza, imperterrito aspira a recuperare l’alta visione dell’esistenza. La ruota dei valori, gli consente d’indossare una corazza che lo preserva dalle tempeste sempre in agguato anche quando le crepe dell’anima sono profonde. La sua poesia si caratterizza per dinamismo interno ed è sfuggente ad ogni restrizione descrittiva, comunque presente e  brucia al pari di sale sulla ferita sanguinante. Il ricordo delle convulse fasi della pesca del tonno lo connotano di elegiache risonanze La luminosità del sorriso della propria donna  lo guida fuori dal dolore per reimpossessarsi di una smarrita quotidianità e riapprodare alla serenità dell’infanzia.
Prof. Filippo Russo
Il Ragazzo di Anaggio - rispecchia il mondo esterno e nutrendosi della  vita  propria, reagisce  alle difficoltà, alle iniquità denunciando per rendersi utile all’umanità. La  cifra poetica dell’autore, è scomoda e controcorrente  ed è sintonizzata sui valori fondamentali della società civile enunciati con l’impiego di un linguaggio corrente che imprime al verso libero una forza fluidamente discorsiva potenziata da una struttura logica coinvolgente che scuote le viscere della terra.
Prof. G.Anania
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