Crisi: nel 2015 balzo di fiducia inverte la tendenza con la ripresa nel carrello
Lo
scorso anno la spesa low cost ha fatto registrare un aumento del 2,4 cento
Le
difficoltà economiche hanno avuto un effetto negativo sui consumi che ha
portato alla ricerca di punti vendita più economici: si registra un’impennata
dei prezzi dei vegetali freschi
Nel
2015 si prevede il ritorno della fiducia tra i consumatori che spinge ad un
aumento degli acquisti alimentari e ad un carrello della spesa “più ricco”.
Nel
2014, infatti, è stata la spesa low cost nei discount alimentari a far segnare
la migliore performance con un aumento del 2,4 per cento mentre, al contrario,
il crollo maggiore si è registrato per le piccole botteghe alimentari (-2,6 per
cento), tra tutte le forme distributive alimentari e non.
“In
questo modo si evidenzia un ulteriore calo dell’1,2 per cento nel commercio al
dettaglio nel 2014 e per quanto riguarda le categorie merceologiche vengono
riportati ovunque risultati negativi. – ha
affermato il direttore della
Coldiretti alessandrina Simone Moroni – Agroalimentari a parte, in fondo alla
classifica ci sono libri e giornali e dotazioni per l’informatica e la
telefonia con un taglio del (-2,8 per cento)”.
Nel
2014 quasi la metà delle famiglie ha dichiarato che le difficoltà economiche
hanno avuto un effetto negativo sui consumi che hanno portato alla ricerca di
prodotti e varietà low cost, rinuncia alle primizie e la ricerca di punti
vendita più economici.
In
particolare, nel carrello della spesa il 23 per cento degli italiani ha ridotto
i quantitativi di ortofrutta, il 21 per cento ha acquistato prodotti e varietà
che costano meno, il 16 per cento ha rinunciato a prodotti che costano troppo
(dalle ciliegie ai frutti di bosco), il 13 per cento è andato alla ricerca di
punti vendita con prezzi più bassi.
“E
una quota rilevante di cittadini ha comprato meno perché ben otto su dieci – ha
aggiunto Moroni - ha addirittura scelto di mangiare il cibo scaduto, secondo il
rapporto 2014 di Waste watcher knowledge for Expo”.
Intanto,
si registra un’impennata dei prezzi dei vegetali freschi al consumo che nelle
scorse settimane hanno fatto annotare un aumento del 6,8 per cento rispetto
alla fine del 2014 e tornano ad aumentare i costi degli alimentari che,
complessivamente, fanno segnare una crescita dello 0,6 per cento.
Rialzi
congiunturali si rilevano, inoltre, per i prezzi dell’olio di oliva in aumento
dell’1,4 per cento sotto la pressione del forte contenimento della produzione
nazionale che è su livelli da minimo storico. Nonostante il rimbalzo al consumo
i prezzi pagati agli agricoltori alla produzione rimangono comunque bassi
con un calo generale dell’1,2 per cento a gennaio 2015 rispetto all’anno
precedente.
Coldiretti
Alessandria
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