UN PAESAGGIO DI CENERI Elisabeth Gille
by Lalla Ribaldone
Il romanzo non è ambientato nei campi di concentramento, come vuole far sembrare dal titolo, ma della vita dall'infanzia all'adolescenza della figlia della grande scrittrice Irene Nemirowsky, che purtroppo venne deportata ai campi di concentramento insieme al marito. La bambina, Lea, ebrea, ma battezzata per scampare alla deportazione, si trova in grandissima difficoltà in quanto sempre vissuta tra gli agi e la ricchezza della propria famiglia. e storia dell'amicizia con Benedicte che diventerà per lei come una sorellsa. Non è un grande capolavoro, ma una lettura piacevole.
Buona lettura
Dalla figlia di Irène Némirovsky un romanzo intenso e toccante sulla tragedia della guerra e la forza dell’amicizia
«Un paesaggio di ceneri ci commuove non solo con la storia di una ragazzina ebrea esiliata da un posto all’altro, da una vita all’altra, ma anche grazie alla sobria delicatezza con cui tale storia è raccontata» Elie Wiesel
Nella Francia occupata dai nazisti, un giorno del 1942 Léa Lévy, di 5 anni, separata dai genitori, ebrei russi, nella speranza che così le sia più facile sfuggire alla deportazione, viene accolta in un collegio religioso della regione di Bordeaux. Testarda e ribelle, la bambina semina lo scompiglio, dando filo da torcere alle suore che la nascondono e proteggono. Sarà la grande amicizia che la lega a Bénédicte, di due anni più grande, ad aiutarla a evadere in un mondo infantile, lontano dalla violenza degli adulti.Ad accomunare le due
bambine, il pesante tormento di non sapere più nulla dei genitori scomparsi. Ma se alla Liberazione per l’una ogni cosa si chiarisce, tutto rimane immerso nella tenebra più fitta per l’altra, che niente e nessuno riuscirà a distogliere dalla sua ostinata ricerca della verità. Bénédicte si batterà per restituire un futuro a Léa. Ma quando l’identità di una ragazzina è stata distrutta, la sua coscienza saccheggiata e devastato il suo immaginario, è ancora possibile rinascere dalle proprie ceneri?
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