“Il tunnel avanza e rischia di inaridire le fonti di Sottovalle”
Preoccupazioni per i lavori del Terzo valico, ma il
Cociv rassicura: «L’approvvigionamento idrico non sarà interrotto e si sta
realizzando il nuovo acquedotto»
Manca circa un chilometro al possibile impatto con le sorgenti del monte Zuccaro da parte della
talpa meccanica che sta scavando il tunnel principale del Terzo valico dei Giovi
da Arquata Scrivia verso Genova. «Paola», questo il nome della macchina
azionata ormai da mesi dal cantiere di Radimero, ad Arquata,finora
ha realizzato circa 2,5 km di galleria sui 27 previsti e il
primo scoglio, tralasciando l’amianto presente in questa fetta di Appennino,
saranno le sorgenti che alimentano gli acquedotti della Valle Scrivia. Nel
2006 il progetto definitivo del Terzo valico metteva nero su bianco che
l’impatto dello scavo con le fonti del monte Zuccaro, a cavallo tra le sue
vallate, sarà quasi certo. Per questo, fin da allora, era stato previsto un
acquedotto alternativo per l’abitato di Sottovalle, 60 anime nel Comune di
Arquata. Il piccolo centro negli Anni Sessanta si era dotato di un acquedotto
alimentato per caduta dalle sorgenti dello Zuccaro, gestito da un consorzio
formato dagli abitanti. Consorzio che undici anni fa è riuscito a evitare di
rimanere all’asciutto grazie alla nuovo condotta. I lavori sono partiti, con
qualche ritardo, ormai da tempo, con una tubazione che preleverà acqua dalla
galleria Borlasca, lungo una delle due linee ferroviarie tra Arquata e
Genova. L’opera non è ancora stata completata a causa
dei ritardi accumulati per diversi motivi da parte dell’impresa incaricata dal
consorzio Cociv e ora il timore dei sottovallesi è che la talpa arrivi a
contatto con le sorgenti del monte Zuccaro prima che il nuovo acquedotto sia
terminato, lasciando senza acqua la frazione. Continua a
leggere…..
Commenti
Posta un commento
Grazie per il tuo commento torna a trovarci su Alessandria post