L’olandese volante, di Maurizio Donte

L’olandese volante
Se guardo il mare, sempre prendo il volo:
distendo l’ali grandi nell’azzurro
e corro come vela sopra l’onde,
distante, dove fugge il mio pensiero.
Non può la nave mia stare nel porto,
legata con le gomene in banchina,
ama invece affrontare le tempeste
e correre nel vento più lontano.
Ho legato sull’albero maestro
tutti i sogni, che sian faro di notte,
quando è buia, e le stelle si son spente
nell’alto cielo e li seguo, tenendo
fissi i miei occhi su di loro, reggendo
il] timone sulla rotta che conduce
il mio veliero all’infinito.



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