DIGITALIZZAZIONE IMPRESE 4.0: AL SUD SCOPPIA LA RIVOLUZIONE DIGITALE
Campania,
Sicilia e Puglia battono le regioni del Nord per percentuale di crescita. Le
persone più qualificate saranno quelle che potranno cogliere le opportunità del
4.0. Questo ci deve portare a un investimento straordinario in formazione e
innovazione perché tutti siano in condizione di capitalizzare le opportunità.
15/12/2017 - Il focus Censis Confcooperative “4.0 la scelta
di chi già lavora nel futuro” evidenzia tre temi fondamentali sull’impatto
della digitalizzazione che puoi approfondire nelle tre schede allegate e che
sinteticamente rissuamiamo in:
1) lavoro e imprese (tutte le imprese, non solo le
cooperative). Sono 755.000 gli occupati delle imprese ICT, + 82.000 occupati
negli ultimi 6 anni. Sono 62.000 le posizioni oggi ancora non coperte per mancanza
di personale formato/specializzato).
2) la digitalizzazione come fattore che “accorcia le
distanze”: Campania, Sicilia e Puglia battono le regioni del Nord per
percentuale di crescita;
3) i consumi: un esempio su tutti, 6 viaggi su 10 tra quelli
prenotati in Italia avvengono attraverso la rete.
«Le persone più qualificate saranno quelle che potranno
cogliere le opportunità del 4.0. Questo ci deve portare a un investimento
straordinario in formazione e innovazione perché tutti siano in condizione di
capitalizzare le opportunità. Siamo per un 4.0 dal volto umano che non lasci
indietro nessuno. In Italia, solo l’8,3% dei lavoratori sono impegnati in
programmi di formazione permanente, al di sotto della media europea 10,8%.
Dobbiamo fare molto di più – dice Maurizio Gardini presidente di
Confcooperative – Formare non è una spesa, ma un investimento sul futuro del
paese».
IMPRESE 4.0: AL SUD SCOPPIA LA RIVOLUZIONE DIGITALE
Campania, Sicilia e Puglia, è boom di imprese digitali:
crescita tripla rispetto al Piemonte. Staccate di 10 punti anche Lombardia,
Veneto ed Emilia Romagna
Roma, 15 dicembre 2017 -
Se rivoluzione deve essere che rivoluzione sia. Non solo nei
numeri ma anche nella geografia della dinamicità imprenditoriale. Tra le
certezze che il digitale ci obbliga a rivedere c’è anche quella, consolidata,
che vede nel Mezzogiorno i vagoni di un treno appesantito che viene trainato
dalla locomotiva delle regioni del Nord. Mappe del passato destinate a vita
breve.
Campania, Sicilia e Puglia sono tra le prime quattro regioni
italiane dove negli ultimi 6 anni c’è stata la maggiore crescita di imprese
digitali. In Campania le imprese digitali sono cresciute del triplo rispetto al
Piemonte. Staccate del 10% Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Lo dice
il focus Censis/Confcooperative “4.0 la scelta di chi già lavora nel futuro”
presentato a Roma.
Cosa fanno le imprese digitali? Sono quelle dedite alla
produzione di software, consulenza informatica; elaborazione dati, hosting,
portali web; edizione di software; erogazione di servizi di accesso a Internet
e altre attività connesse alle telecomunicazioni e il commercio al dettaglio
attraverso la Rete.
«Le persone più qualificate saranno quelle che potranno
cogliere le opportunità del 4.0. Questo ci deve portare a un investimento
straordinario in formazione e innovazione perché tutti siano in condizione di
capitalizzare le opportunità. Siamo per un 4.0 dal volto umano che non lasci
indietro nessuno. In Italia, solo l’8,3% dei lavoratori è impegnato in programmi
di formazione permanente, al di sotto della media europea 10,8%. Dobbiamo fare
molto di più – dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative – formare
non è una spesa, ma un investimento sul futuro del paese». Continua a
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