Milano, nel degrado della periferia dove l’ultradestra cerca (e trova) consensi: “Non ero razzista ma lo sono diventata
“Qui si stava bene, poi sono
arrivati gli zingari”. E ancora: “Non ero razzista, ma lo sono
diventata”. Sono solo alcuni degli sfoghi dei residenti di via
Bolla, una delle periferie popolari di Milano, che da qualche
anno lamentano l’aumento delle occupazioni abusive, con gli alloggi
Aler subaffittati a cifre tra i 300 ai 2500 €, e l’aumento di degrado e
sporcizia.Il malcontento diffuso ed il senso d’abbandono da parte delle
istituzioni ha portato i comitati della zona a riunirsi nel coordinamento “Zona
8 Rialza la Testa“, gestito dall’associazione di estrema destra Lealtà
Azione che, visto il successo del corteo in ottobre, cui hanno preso parte
centinaia di cittadini, ha “esportato” il modello di approccio alla
popolazione anche ad altri quartieri problematici della città.E quando ai
residenti di via Bolla si chiede se non temano una strumentalizzazione da parte
delle destre, la risposta è sempre la stessa: “Non importa chi sia, basta
che qualcuno risolva la situazione”
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