NATALE A METÀ, di Cristina Saracano
già pubblicato su: https://alessandriatoday.wordpress.com/
di Cristina Saracano. Alessandria
Sul
tavolo spoglio, una tovaglietta americana e il gatto che si fa le unghie. Un
albero smunto, di tanti anni fa, vicino alla finestra, con una pallina
scheggiata nascosta tra un ramo e l’altro, non la nota nessuno, anche perché in
pochi la vedranno.
La pentola brontola, il coperchio si alza ed esce un po’ d’acqua: adesso si può buttare la pasta. Spaghetti fini, cottura veloce, per fare presto, senza antipasti, senza arrosto o vitello tonnato .Fuori non c’è la neve come nelle canzoni o nelle pubblicità, non c’è Babbo Natale appeso ai balconi, soltanto silenzio, dopo tutto il rumore dei giorni prima, le macchine, le code, i clacson, la gente nervosa.
Oggi no, sono tutti buoni. E silenziosi. Fa freddo in cucina, ma non importa, lei sta davanti ai fornelli, con lo scialle di lana e i calzettoni spessi .La pasta finisce in fretta, il gatto miagola noiosamente e salta verso la sua ciotola non troppo piena. Coperta, divano, libro preso in prestito in biblioteca: sarà un pomeriggio come tutti gli altri. Quando si sta già assopendo, trilla il campanello, rompe quell’ordinario silenzio.Ci mette un poco ad arrivare alla porta, ma lei sa aspettare. La ragazzina del piano di sotto ha un sorriso delicato, i denti bianchissimi, il volto disteso, i capelli profumati.
Nella mano destra un sacchetto di plastica trasparente impolverato di bianco lascia capire che contiene un pandoro. Un pandoro a metà. L’altra metà se la sono già mangiata.Dal pianerottolo s’odono voci e risate.Vorrebbe dirle di accomodarsi, di prendere una fetta insieme.Vorrebbe dirle che sono stati maleducati a non invitarla prima, soltanto adesso le è venuto in mente di presentarsi con un pandoro a metà. Come dare le briciole.Vorrebbero, entrambe, ma non dicono nullaRestano a guardarsi in silenzio.Scendono le scale lentamente tenendosi per mano.A Natale nulla si può lasciare a metà.
La pentola brontola, il coperchio si alza ed esce un po’ d’acqua: adesso si può buttare la pasta. Spaghetti fini, cottura veloce, per fare presto, senza antipasti, senza arrosto o vitello tonnato .Fuori non c’è la neve come nelle canzoni o nelle pubblicità, non c’è Babbo Natale appeso ai balconi, soltanto silenzio, dopo tutto il rumore dei giorni prima, le macchine, le code, i clacson, la gente nervosa.
Oggi no, sono tutti buoni. E silenziosi. Fa freddo in cucina, ma non importa, lei sta davanti ai fornelli, con lo scialle di lana e i calzettoni spessi .La pasta finisce in fretta, il gatto miagola noiosamente e salta verso la sua ciotola non troppo piena. Coperta, divano, libro preso in prestito in biblioteca: sarà un pomeriggio come tutti gli altri. Quando si sta già assopendo, trilla il campanello, rompe quell’ordinario silenzio.Ci mette un poco ad arrivare alla porta, ma lei sa aspettare. La ragazzina del piano di sotto ha un sorriso delicato, i denti bianchissimi, il volto disteso, i capelli profumati.
Nella mano destra un sacchetto di plastica trasparente impolverato di bianco lascia capire che contiene un pandoro. Un pandoro a metà. L’altra metà se la sono già mangiata.Dal pianerottolo s’odono voci e risate.Vorrebbe dirle di accomodarsi, di prendere una fetta insieme.Vorrebbe dirle che sono stati maleducati a non invitarla prima, soltanto adesso le è venuto in mente di presentarsi con un pandoro a metà. Come dare le briciole.Vorrebbero, entrambe, ma non dicono nullaRestano a guardarsi in silenzio.Scendono le scale lentamente tenendosi per mano.A Natale nulla si può lasciare a metà.
già pubblicato su: https://alessandriatoday.wordpress.com/
Commenti
Posta un commento
Grazie per il tuo commento torna a trovarci su Alessandria post