Firmato l'accordo per il contratto degli statali: aumenti da 63 a 117euro

Dopo otto anni di attesa nella notte è stato raggiunto un accordo per il nuovo contratto per il triennio 2016-2018. L'intesa prevede un aumento medio mensile pari a regime a circa 85 euro lordi sullo stipendio base per 250.000 ministeriali, dipendenti delle Agenzie fiscali e di altri enti come Inps e Inail
23 dicembre 2017
 È stato siglato nella notte il nuovo contratto degli statali per il triennio 2016-2018 che pone fine a un blocco durato otto anni. Al termine di una trattativa lunghissima Aran e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Confsal (non hanno firmato Usb, Cgs e Cisa) hanno raggiunto l'accordo che prevede un aumento medio mensile pari a regime a circa 85 euro lordi sullo stipendio base.       L'intesa prevede una forbice di aumenti sullo stipendio base dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime. A questo aumento tuttavia va aggiunto un l'assegno per dieci mensilità tra i 21 e i 25 euro per le retribuzioni più basse mentre alcune amministrazioni potranno erogare un bonus supplementare .  Oltre all'aumento medio di 85 euro il rinnovo del contratto - evidenzia la Fp Cgil - salvaguardia il bonus di 80 euro, mentre su tutto il nuovo comparto delle Funzioni Centrali (Ministeri, Epne e Agenzie Fiscali), arriveranno gli arretrati del 2016 e 2017 e ripartirà la contrattazione per il trattamento accessorio. L'intesa - sottolineano i sindacati - riduce la precarietà grazie a una regolamentazione delle forme di rapporto di lavoro flessibile. Si riconferma infatti come il normale rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione è a tempo indeterminato mentre le forme di rapporto di lavoro flessibile saranno due: il tempo determinato e la somministrazione.       Continua a leggere….


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