LO SCHIAVO, di Gregorio Asero
LO SCHIAVO, di Gregorio Asero
Attraversavo l’ultima distesa del grande prato della mia vita,
quando vidi una donna che mi sbarrò il passo.
Sembrava un diavolo apparso dal nulla.
“Ecco, quando dicevano che la mia donna
sarebbe stata più bella del demonio, eccola”. Pensai.
Mi raccontavano che ella sarebbe venuta dalle viscere della terra
e mi avrebbe portato un paniere di lacrime.
Ho scavato a fondo nei ricordi della mia giovinezza.
Ma ella, mi disse decisa, che ormai troppo tardi
cercavo il tempo del rimpianto.
Bella come la Luna e affascinante come una giovenca,
io vidi nei suoi occhi il bagliore della vita.
Ecco dal suo sguardo vidi che mi avrebbe fatto schiavo.
Conoscendo le donne mi resi conto che ella non mentiva.
.
da " Poesie sparse''
di Gregorio Asero
copyright legge 22 aprile 1941 n. 633
foto pinterest
sarebbe stata più bella del demonio, eccola”. Pensai.
Mi raccontavano che ella sarebbe venuta dalle viscere della terra
e mi avrebbe portato un paniere di lacrime.
Ho scavato a fondo nei ricordi della mia giovinezza.
Ma ella, mi disse decisa, che ormai troppo tardi
cercavo il tempo del rimpianto.
Bella come la Luna e affascinante come una giovenca,
io vidi nei suoi occhi il bagliore della vita.
Ecco dal suo sguardo vidi che mi avrebbe fatto schiavo.
Conoscendo le donne mi resi conto che ella non mentiva.
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da " Poesie sparse''
di Gregorio Asero
copyright legge 22 aprile 1941 n. 633
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