“Donna” di Maria Rosaria Teni

“Donna” di Maria Rosaria Teni

 

Siamo a dicembre: il mese dell’Avvento, dei buoni propositi, della Natività e della rinascita. Siamo a dicembre: diventiamo parte di un mondo ovattato, come nelle cartoline illustrate che si mandavano un tempo ai parenti distanti, quando non esisteva WhatsApp e messenger e gli auguri erano scritti a mano, pensati e non preconfezionati. È passato il 25 novembre, come sono passati altri giorni e altri ne passeranno. Il 25 novembre si connota come la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ricorrenza istituita dall’Onu per celebrare le donne e riportare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della violenza, anche domestica, sul genere femminile e sul femminicidio. In tutti i paesi del mondo, durante questa giornata, si organizzano eventi che intendono celebrare le donne, dalla letteratura all’arte. Il motivo per cui l’Assemblea delle Nazioni Unite ha scelto proprio la data del 25 novembre per festeggiare questa giornata non è stata una scelta casuale. Quel giorno, infatti, nel 1960, furono uccise le sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana. Le tre donne si opposero al regime dittatoriale e violento di Rafael Leónidas Trujillo nella Repubblica Dominicana. Quel giorno, rivelatosi tristemente fatale, le tre donne si recarono in carcere per far visita ai loro mariti, ma furono fermate dalla polizia dominicana prima di arrivare e, in quanto attiviste e rivoluzionarie, furono trasportate in gran segreto in un luogo nascosto nel quale furono prima torturate, poi violentate e infine ammazzate tramite strangolamento dai militari di Trujillo. I loro corpi furono ritrovati a bordo dell’auto con cui si erano recate a far visita ai loro mariti. Le sorelle Mirabal sono famose anche con il nome “Mariposas”, farfalle in spagnolo, soprannome che ha dato il titolo al libro “Il tempo delle farfalle” della scrittrice Julia Alvarez. Da allora, il 25 novembre è diventato il giorno eletto a ricordare la violenza di genere e viene ricordato con manifestazioni, frasi, eventi e tutto quanto possa contribuire a far riflettere su un dato allarmante che colpisce per l’alto numero di donne che subiscono violenze quotidianamente e spesso anche tra le mura domestiche. Ho sempre pensato, tuttavia, in cuor mio, che non vorrei che ci fosse una giornata per ricordare la violenza perpetrata sulle donne, semplicemente perché vorrei che non esistesse alcun genere di brutalità, maltrattamento e prepotenza nei confronti di qualunque essere umano, nei riguardi di chi ha ricevuto il dono della vita e di chi questo dono può offrirlo per dare inizio a una nuova vita. Non citerò numeri né elencherò i casi che, purtroppo, vedono quotidianamente vittime le donne, ma il mio desiderio più profondo è che ogni giorno sia il giorno giusto per amare, rispettare, comprendere il nobile valore che ha la vita di ogni essere umano e che la donna, ricettacolo di amore e procreazione, non sia costretta a vivere nella paura e a sopravvivere con i pregiudizi.
A conclusione di questa mia breve riflessione, vorrei proporre “Donna”, una mia poesia presente nella silloge “Dissonanti armonie”.




Parlare, lottare, comprendere se possibile, ma non arrendersi mai: tutto questo chiede la vita vera, ma soprattutto la vita che ha valore solo se viene rispettata. Maria Rosaria Teni

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