Sondaggio Mannheimer: “Il Pd di Matteo Renzi perde il 10%”

(liberoquotidiano.it) - Ha perso dieci punti percentuali il Pd di Matteo Renzi. Dal 40 per cento delle Europee di maggio 2014, il partito democratico è ora al 30 per cento. Di questi dicei punti persi, 5-6 sono stati guadagnati dal Movimento 5 stelle. A snocciolare numeri e analisi sull'attuale situazione politica è il sondaggista Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo, che in una intervista a ItaliaOggi spiega anche che solo il 30-40% degli italiani ha fiducia nel taglio delle tasse annunciato da Renzi mentre il 60-70% è scettica o
diffidente.
Premettendo che secondo Mannheimer, quella con l'opinione pubblica è sempre una relazione buona, "perché Renzi è bravo a comunicare", "il suo successo comunicativo non ha paragoni con quello di Berlusconi a suo tempo".  Se "sul piano personale, Renzi ha sicuramente una grande capacità comunicativa", deve però vedersela con "un partito molto diviso e deve stare attento agli equilibri interni. Ha inoltre una minoranza risicata in un ramo del Parlamento, il Senato, e quindi il suo è uno stop and go".
Ma Renzi ha perso il 10 per cento dei consensi "perché la gente si è sentita delusa dopo che il premier aveva promesso tante cose. In parte quindi hanno iniziato a vederlo alla stregua degli altri politici". E poi, continua Mannheimer, "c'è un sentimento generale di delusione. Anche Renzi ha fatto le riforme, ma con grandi conflitti nel Pd" e dopo "il bonus da 80 euro, si aspettavano ancora più crescita economica e sgravi fiscali". L'unico modo che ha il premier per recuperare consensi è smettere "di accettare i condizionamenti che lo frenano".


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