Prezzi all'origine, bene i vegetali ma crolla il latte

foto: leitv.it
Aumentano i prezzi dei prodotti vegetali, calano quelli zootecnici. E’ il quadro che emerge dalle rilevazioni Ismea relative alle quotazioni in campagna nel mese di giugno. Complessivamente le produzioni agricole incassano un -1 per cento nel confronto con lo stesso periodo del 2014. L’andamento, come detto, si differenzia però in base ai comparti. Le coltivazioni, infatti, incassano un incremento dell’8,8 per cento, sostenute dal boom dei prezzi dell’olio d’oliva (+62,6 per cento) ma anche da quello di ortaggi, saliti del 22,2 per cento, e della frutta, con un +9,1 per cento. Notizie sicuramente positive anche se purtroppo la remunerazione dei produttori resta a livelli non accettabili, tanto che in alcuni casi non si riesce a coprire neppure i costi. Calano, invece, tabacco, vino e semi
oleosi, e anche i cereali perdono qualcosa, sia pure di poco (-1,5 per cento) rispetto alle cifre di un anno fa. Decisamente peggiore la situazione nel settore degli allevamenti (-9,1 per cento). Il prezzo di latte e derivati si è ridotto del 10,9 per cento rispetto a giugno 2014, mentre va addirittura peggio alle uova, con un crollo del 18,2 per cento. Calo generale anche per le carni, che va dal -6,9 per cento dei conigli al – 0,3 per cento dei bovini da macello, dal -6,3 per cento di ovini e caprini al -15,6 per cento per i suini fino al -3,2 per cento del pollame.

Coldiretti Alessandria

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