Il volontariato serve solo quando non fa rumore?

Quando sussistono delle inefficienze e nella Pubblica Amministrazione succede spesso, non serve scaricare responsabilità che non competono su chi ha cercato di colmarle. Occorre invece trarre gli opportuni insegnamenti, alfine di prendere le misure del caso per cercare di risolverle ed evitare che si ripetano in futuro.
by Pier Carlo Lava
Alessandria: Alle polemiche politiche ormai siamo abituati, negli anni ne abbiamo viste e sentite talmente tante che ormai non ci facciamo quasi più caso, anzi a volte danno anche fastidio. Sappiamo bene che sovente, anche se non sempre, sono strumentali e inutili, finalizzate solo a cercare voti fra i cittadini, un metodo però che oggi diversamente dal passato trova sempre meno riscontri e di questo chi fa politica dovrebbe tenerne conto, dato che c’è il rischio che si ritorca contro. Ovviamente questo non significa che chi sta all’opposizione non debba far sentire la propria voce, documentando con dati concreti e proposte in
merito, finalizzate a migliorare e risolvere situazioni che determinano problemi ai cittadini.
Ci sono però casi nei quali la polemica non avviene fra politici ma nei confronti di Associazioni di volontariato, come ad esempio i fatti riguardanti l’intervento dei volontari dell’Anpana per bagnare il verde della rotonda di Largo Catania. In tal senso è fuori luogo affermare che i volontari creano problemi, dato che non è assolutamente così. Se non ci fossero, visto come funziona la Pubblica Amministrazione sia a livello nazionale che locale (e gli esempi non mancano di certo), oggi il nostro paese avrebbe dei grossi problemi. Va ricordato che in molti ambiti i volontari svolgono una funzione importante e insostituibile e che va incentivata anche solo apprezzandone e non criticandone gli interventi.
I volontari infatti sopperiscono alle evidenti inefficienze della Pubblica Amministrazione, tant’è che poco tempo fa in occasione della sostituzione di molte piante verdi in Centro erano stati invitati i cittadini a prendersene cura... se non è volontariato quello...

Nel caso di Largo Catania, se si voleva evitare l’intervento degli stessi (che si sono limitati a bagnare il verde prima che si verificassero danni irreparabili come nell’estate 2012) e le successive notizie sui media che evidentemente hanno creato qualche fastidio, sarebbe stato sufficiente rinnovare per tempo la convenzione con Amag cessata il 31 dicembre 2012. Volendo vedere gli aspetti positivi di questa vicenda, va detto che il fatto sopra descritto è quantomeno servito a stimolare chi di dovere ad intervenire, anche se con notevole ritardo, per riattivare le fontane della città e gli impianti di irrigazione del verde, rose comprese visto che ci sono. Ma a questo punto sorge una domanda, perchè si devono sempre verificare questi fatti, per far si che venga compiuto quello che si dovrebbe fare normalmente e per tempo?

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