Ortofrutta, in arrivo misure di sostegno per l’embargo russo

foto: freshplaza.it
La Commissione Ue ha sottoposto al Gruppo esperti atti delegati il progetto di regolamento con il quale le misure di sostegno eccezionali e transitorie per il settore ortofrutticolo, già adottate con il reg. n. 1031/2014, verranno prorogate fino al 30 giugno 2016 in conseguenza del prolungamento di un anno dell’embargo russo. 
Il documento verrà sottoposto al Collegio dei Commissari non appena conclusa la fase di esame all'interno della Commissione, pertanto la pubblicazione sulla Gazzetta Ue avverrà presumibilmente il 1° agosto. L'applicazione del Regolamento sarà contestuale alla pubblicazione, in quanto la Commissione ha escluso ogni
effetto retroattivo.
Il progetto di regolamento prevede per l’Italia un plafond di ritiri di 17.550 tonnellate di mele e pere, 15.300 tonnellate per susine, uva tavola e kiwi,  9.200 tonnellate per pesche e nettarine, 3.300 tonnellate per agrumi e 650 tonnellate per alcune orticole (pomodori, carote, peperoni,  e cetrioli). L’obiettivo è quello di ridare equilibrio al mercato ortofrutticolo, destabilizzato dall’embargo russo, ma lo strumento, uguale a quello attivato nel 2014, non sembra adeguato alla soluzione del problema. Le quantità assegnate all’Italia per i ritiri, basate sui dati storici dell’export italiano verso la Russia, sono troppo basse. La data di attivazione – il 1°agosto – è troppo in avanti, mentre servirebbe un meccanismo retroattivo che consenta di non perdere altri 15 giorni, in modo che l’applicazione delle misure sia immediata. Va adeguata la lista dei prodotti, lasciando la possibilità di intervenire su prodotti diversi da quelli dell’elenco, utilizzando una riserva che andrebbe aumentata. 
Le misure sono quelle del provvedimento dello scorso anno, che, come detto, viene prorogato ed ampliato, accessibili a tutti i produttori, soci di OP e singoli, ma si dovrebbero rivedere gli importi, tenendo conto dei costi di produzione.

Coldiretti Alessandria

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