Dalla crisi, Berlino guadagna. Due volte.
Maurizio Blondet 27 luglio 2015 “La crisi dell’euro, lungi dal costar qualcosa alla Germania, le ha reso molto”: così uno studio francese di Alternatives Economiques, che ha rivelato un aspetto sconosciuto della crisi che ci attanaglia.
Il fatto che i titoli pubblici tedeschi siano visti dal mercato come beni rifugio, unito alla politica lassista della BCE, hanno permesso a Berlino di indebitarsi a tassi incredibilmente bassi. Basta dire che nel 2008, anno di inizio della crisi, la Germania pagò 69 miliardi di interessi sul suo debito pubblico; mentre quest’anno pagherà 48 miliardi, benché il debito pubblico sia cresciuto di 490 miliardi. Se i tedeschi avessero dovuto servire i loro debito ai tassi del 2008, gli sarebbe costato quasi il doppio: 93 miliardi.
Dunque fra il 2008 ed oggi, i contribuenti del Paese egemone hanno risparmiato…193 miliardi. E ciò, nonostante le somme sborsate per “aiuti” ai paesi in crisi, Grecia, Portogallo, Irlanda – che poi mica sono regali; sono ... http://www.maurizioblondet.it/dalla-crisi-berlino-guadagna-due-volte/
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