Balza: trionfalmente all’estrema destra
L’assessore al Bilancio del Comune di Torino è Gianguido Passoni; costui è un personaggio tristemente noto nell’ambito della politica cittadina: eletto nel 2001 – confermato, poi, nel 2006 – nelle liste del Partito dei Comunisti Italiani, ora Partito Comunista d’Italia, ne abbandonò le file nel 2008.
La motivazione fu il suo disaccordo con la linea della segreteria provinciale, all’epoca guidata da Maurizio Calliano detto Mao, che aveva deciso di togliere, sulla questione delle linee guida del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria di metà mandato, la fiducia al primo cittadino Sergio Kiamparino.
Se ne andò sbattendo la porta, e formò – insieme con il consigliere comunale Domenico Gallo, e quello regionale Amdrea Stara – quella effimera creatura politica, attualmente confluita nel Partito (sedicente) Democratico, denominata Nuova Sinistra per Torino.
Nel 2013 corse, da indipendente, alle elezioni primarie per la carica di sindaco che incoronarono
l’attuale primo cittadino, Piero Fassino detto Lo Smilzo: da allora è stato chiamato dallo stesso podestà del capoluogo subalpino a ricoprire la carica che già aveva in precedenza.
Non c’è che dire: il Passoni è stato autore di una vera e propria cavalcata trionfale verso l’estrema destra della Sala rossa; se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sul suo ‘destrismo spinto’, gli viene in soccorso una notizia – che chi scrive trova sull’edizione online di Repubblica di lunedì ventisette luglio – a firma Gabriele Guccione.
Il titolo del pezzo parla da solo: “A Torino pagherà la tassa rifiuti anche chi vive nei campi nomadi”, ma è il contenuto dello stesso a chiarire le scarse qualità umane del personaggio in questione; il catenaccio dell’articolo, infatti, precisa che “la norma (è stata) approvata dal Consiglio comunale su proposta della Lega”.
Ma nel corpo dell’articolo è specificato che “il provvedimento è stato proposto dalla giunta comunale, a firma dell’assessore ai Tributi, Gianguido Passoni, ed è stato votato dalla maggioranza di centrosinistra”, e questo fa dell’ammininistrazione comunale torinese un covo di personaggi legati alla destra xenofoba e razzista.
Prima di pensare a far pagare, giustamente, i tributi a chi vive nelle baracche dei campi nomadi – che raggruppano circa duecento famiglie, e si trovano in via Germagnano, strada dell’Aeroporto, sulle rive del torrente Sangone, e in via Silvestro Lega – dovrebbero fare altrettanto con tutti i beni immobili di proprietà della chiesa.
Ma questo procurerebbe loro un grave danno in termini di consensi: molto meglio continuare con la schifosa pretaglia che non paga né imposte, né tasse, né nient’altro, e comntinuare a vessare i comuni cittadini, di qualunque etnia siano.
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