Un pianto di macerie, Maria Rosa Oneto

Un pianto di macerie
sul cuore nudo.
Scosse a rapire la vita.
Sassi come Croci
sventolano dai balconi.
Madri senza volto
dalle carni strappate.
Bimbi coperti di mattoni
cercano il respiro del Cielo.
Uomini sbiancati dalla paura
gridano il loro amore
con la faccia
conficcata nelle radici.
Non lasciare, Signore,
che la Morte, la desolazione,
prevalgano sulla speranza,
Tornino i canti a rallegrare
le sere innevate d'aprile.
Il dolore, in pane da ricordare,
per giovani senza domani..
Il vento su cumuli di detriti
spazza l'identico dolore
di un'anima rapita.

AMEN!

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