ABBANDONATA, Izabella Teresa Kostka Poesie
ABBANDONATA
Ho varcato le solitudini scarnando il dolore
inseminato tra le membra dall'aspro passato,
ho tirato una pietra contro lo specchio
- il guardiano spietato del mio terrore.
inseminato tra le membra dall'aspro passato,
ho tirato una pietra contro lo specchio
- il guardiano spietato del mio terrore.
Ho pianto,
adombrata da spettri notturni
stordita dai bisbigli del mio subconscio,
nello spazio del nulla cercavo il calore
annientando le voglie con un lenzuolo.
adombrata da spettri notturni
stordita dai bisbigli del mio subconscio,
nello spazio del nulla cercavo il calore
annientando le voglie con un lenzuolo.
(E tu, dov'eri?)
Ho gettato nel cesso i detriti d'amore
spingendo nel gelo le membra di fuoco,
una salma vivente priva di cuore
stravolta, avvolta nell'abbandono.
spingendo nel gelo le membra di fuoco,
una salma vivente priva di cuore
stravolta, avvolta nell'abbandono.
(E tu sorridevi...)
Ero morta,
risorta,
rinata distorta,
una donna capovolta
dal lamento sepolta,
risorta dal limbo di disperazione,
la Chimera ribelle di rassegnazione.
risorta,
rinata distorta,
una donna capovolta
dal lamento sepolta,
risorta dal limbo di disperazione,
la Chimera ribelle di rassegnazione.
Ho aperto gli occhi accecati dal buio,
assorbendo la luce d'un atteso domani.
assorbendo la luce d'un atteso domani.
(E tu, non c'eri)
Izabella Teresa Kostka
tratto dalla raccolta "Gli espulsi dall'Eden"
part 3° Confidenze
CTL Editore Diritti riservati
2016
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