FU IN UNA NOTTE, Silvia Cozzi
FU IN UNA NOTTE
Fu in una notte come tante altre,
ove nel cielo non brillava luna,
grigi fantasmi vagavano cupi,
s’udiva tetro l’ulular dei lupi.
Fu in una notte come tante altre,
ove nel cielo non brillava luna,
grigi fantasmi vagavano cupi,
s’udiva tetro l’ulular dei lupi.
Fu in quella notte che m’uccise il sogno
e spense la più flebile speranza
che s’intrise di morte il mio cammino
di porpora si tinse il mio destino.
e spense la più flebile speranza
che s’intrise di morte il mio cammino
di porpora si tinse il mio destino.
Quando poi riaprii gli occhi al nuovo giorno,
non v’era luce, buio tutt’intorno,
e tanto freddo a farmi stare male,
nessun approdo dove riposare.
non v’era luce, buio tutt’intorno,
e tanto freddo a farmi stare male,
nessun approdo dove riposare.
Quanta fatica per trovare un senso
ad un dolore che avvolgeva denso!
Irta e scoscesa questa risalita
per ritrovare il senso della vita.
ad un dolore che avvolgeva denso!
Irta e scoscesa questa risalita
per ritrovare il senso della vita.
Adesso che la luce non mi abbaglia
ma coi suoi raggi il sole mi riscalda,
vorrei dell’indulgenza farti dono .
Forse domani, ma oggi non perdono.
S.C.
Foto dal web
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