La spiaggia, Piergiorgio Lito
La spiaggia
non la spiaggia che s'è messa lì
a confine, delimite insormontabile
e insoppresso d'una diversità
quella fatta di detriti
portati
o di deterrenza accumulata
la spiaggia insomma
quella con gli ombrelloni
i letti e le creme colate, la spiaggia
gli schiamazzi, le racchette il controcanto
e l'onda con la schiuma, anche nera
col male di mare a terra
con le cicche di sigaretta annegate
o quel poco di carne bruciata
appesa graticola e l'anguria
uova di tartaruga sepolta al rinfresco
alla schiusa delle due, la spiaggia
la conchiglia e il bianco ramo
e l'alghe a pallottola d'un insieme
che procrastina la fine, la spiaggia
insomma,
quella roba lì
che dice l'esistenza.
a confine, delimite insormontabile
e insoppresso d'una diversità
quella fatta di detriti
portati
o di deterrenza accumulata
la spiaggia insomma
quella con gli ombrelloni
i letti e le creme colate, la spiaggia
gli schiamazzi, le racchette il controcanto
e l'onda con la schiuma, anche nera
col male di mare a terra
con le cicche di sigaretta annegate
o quel poco di carne bruciata
appesa graticola e l'anguria
uova di tartaruga sepolta al rinfresco
alla schiusa delle due, la spiaggia
la conchiglia e il bianco ramo
e l'alghe a pallottola d'un insieme
che procrastina la fine, la spiaggia
insomma,
quella roba lì
che dice l'esistenza.
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