Riforma elettorale. Balduzzi: legge vada avanti, ma va modificata. Il voto sulle pregiudiziali.


Questa mattina la Camera ha esaminato le questioni pregiudiziali di costituzionalità e di merito sulla riforma elettorale approdata ieri in aula. 
Ecco il testo della dichiarazione di voto di astensione, allegata agli Atti della seduta, dell’on. Renato Balduzzi, costituzionalista e responsabile riforme di Scelta Civica: 
Signora Presidente, 
il mio sarà un voto in sofferto dissenso dal gruppo parlamentare cui mi onoro di appartenere. Se sono infatti persuaso, al pari del mio presidente di gruppo, che il percorso della legge elettorale non debba interrompersi, sono altresì convinto che il testo giunto in aula presenti seri profili di incostituzionalità, riferiti soprattutto al combinarsi del premio di maggioranza con le clausole di sbarramento e con la persistenza di liste bloccate, che incidono sull’eguaglianza del voto e sulla libertà dell’elettore, principi costituzionali che anche la sentenza n. 1 del 2014 della Corte costituzionale ha opportunamente ricostruito. Tutto ciò, aggravato dalla circostanza che il provvedimento sia giunto in aula senza quell’esame normale, comprensivo della discussione e del voto in commissione sugli emendamenti, che pure l’art. 72, u.c., della Costituzione richiede per i disegni di legge in materia elettorale, motiva il mio voto di astensione. La legge deve andare avanti, ma va significativamente modificata. 
Ufficio stampa dell'on. Renato Balduzzi

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