Nuovo impianto idroeletrico in Orba (zona Genova-Alessandria)???


La discussione di domenica mattina ad Olbicella è stata interessante e ci ha aperto gli occhi su aspetti che non avevamo preso in adeguata considerazione.
Infatti, grazie alla presenza(oltre ai consiglieri comunali di Molare e all’associazione dei pescatori) del sindaco del paese confinante Tiglieto (GE), di rappresentanti di Lega Ambiente, di consulenti legali ed esperti di cantieri, la discussione ha potuto andare ben oltre il semplice problema della sottrazione del giocattolo preferito (l'acqua per i canoisti e i pesci per i pescatori), abbracciando aspetti tecnici, politici e di diritto:
- la mancanza di uno studio geologico adeguato (si dice che non lo abbiano fatto per non sobbarcarsi i costi del trattamento del terreno amiantifero che abbonda in zona)
- l'approssimazione nella definizione del Deflusso Minimo Vitale (DMV)
- La sottostima dell'impatto dovuto ai cantieri (un esperto di cantieri ha fatto notare che per giuntare 4 km di tubatura del diametro di 1.70 m occorre erigere un grosso capannone-officina, con attrezzatura per saldare tali tubi e spazio di
manovra per un elicottero che farebbe 150 viaggi per trasportare spezzoni di tubazione lunghi 12 metri e depositarli neei punti di interramento. il capannone-officina dovrebbe durare almeno un anno spostandosi con l’avanzare dei lavori, con dimensioni pari ad un campo di calcio in una valle cosi` stretta. Riguardo l'interramento inoltre il materiale di risulta (sottostimato da IdroGea Valpe) ammonterebbe, per circa 4 km di lunghezza,  a oltre 50.000 metri cubi di terra (parzialmente amiantifera) da sistemare (il solo volume occupato dal tubo e` oltre 12.000 mc, più la terra da spostare per interrarlo).(è grandi costi di smaltimento che sono tenuti nascosti).
- La sottrazione di territorio in una zona che è l'unico nodo di collegamento fra i Parchi delle Capanne di Marcarolo e del Beigua.
- Il peggioramento delle condizioni ambientali, con penalizzazione per la biodiversita`, in barba alle direttive europee. 
Inoltre, rivedendo meglio il progetto, mi sono accorto che la produzione annuale stimata dell'impianto sarebbe 5 GWh , non 1 GWh.
E poiché l'IdroGea Valpe riceverà da ENEL un compenso pari a 15 centesimi al kWh (superiore al prezzo di mercato che e` circa 10 centesimi/kWh.??..), ricaverebbe 750.000 euro all'anno. 
Oltre a 1.000.000 euro (un milione) in certificati verdi, che si terrebbe ENEL. (in borsa valgono 200 euro al MWh) 
Morale: UNA SOCIETÀ` DI PINEROLO DECIDE DI VENIRE A FAR SOLDI IN VALLE ORBA, creando danni irreparabili e senza lasciare in valle un soldo, neppure in termini di attivita` economiche collaterali. L'unico ente a guadagnarci (in conflitto di interessi) sarebbe la Provincia di Alessandria, che percepirebbe dall'ENEL 43.000 euro all'anno per la presenza dell'impianto sul territorio. 
Abbiamo capito che non bastano i cortei  e le manifestazioni, ma occorre fermarli usando le loro stesse armi, quelle  della politica, facendo anche intervenire la Sovrintendenza ai Beni Culturali e la Comunità Europea.

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