Carcere. Non c’è alternativa alla rieducazione, e attraverso la musica è meglio


“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Inizia con la citazione letterale dell’art. 27, comma terzo, della Costituzione la rubrica Pane e giustizia in edicola oggi su Avvenire. Interrogandosi sull’attuazione di questo principio costituzionale (“Un libro dei sogni, un nobile desiderio?”), Renato Balduzzi riferisce di una sperimentazione in corso presso alcune carceri, preziosa per intendere il senso della rieducazione e le diverse vie per la sua praticabilità in concreto.
Per leggere il testo dell’articolo, clicca sul seguente link: Pane e giustizia – 16 giugno 2016.
Ufficio stampa del prof. Renato Balduzzi

Commenti

Post più popolari