NEL GORGO DELLA BARBARIE E DELL'ANNIENTAMENTO POESIA SOCIALE DI GRAZIA DENARO



Siamo tutti assediati
in un mondo che si combatte
e come prede e pedine ci mordiamo,
serpenti che hanno bisogno d’espellere il loro veleno
in un circolo vizioso che chiude un crudele cerchio.
Figli e figliastri di cui non poter mischiare il seme
in questo tempo di migrazioni,
di lampi viola, di canti funebri,
di mistificazioni e d’ipocrisie
vissute in tempeste d’astrazioni
e di massacri attuati sotto un cielo impassibile
e all’orrore incomprensibile
che si perpetra da una parte all’altra del pianeta.
Un incubo devastante
che ci coinvolge tutti in questa crudele ordalia
velata di nebbia nel sentore del clangore.
Ormai non è più tempo di silenzi né di temporeggiare
se si riesce ad arrivare fin nel cuore dell’Europa
 a perpetrare stragi e massacrare innocenti genti ignare
 a cui viene cancellato il sorriso all’improvviso.
E’ tempo di risvegli da ponderare nella ricerca di un rimedio
per non essere dal demone risucchiati
nel gorgo della barbarie e dall’annientamento.
Grazia Denaro
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Legge 633/1941 

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