AL SINGHIOZZO DI UN RAUCO CANTO



Un tempo gabbro
che pare sfuggire alla vita
perimetro irreversibile,
silenzio e durezza di pietra
a domande mute
di un cuore che batte smarrito.
Non scorre fiume in libera discesa,
aridità di venti risalgono la sponda
di cocci e di pietre aguzze disseminata
a pungere l’anima frastornata
adagiata sul gelo della paura e dell’incertezza.
Il fluire del mio tempo ristagna in crisalide
scevra di mutamento.
Vorrei tanto vivere un possibile cambiamento
finora soffio d’una luce svanita
 e consegnata
al singhiozzo del rauco canto.
Grazia Denaro
Tutti i diritti esercitati

Legge 633/1941 

Commenti

Post più popolari