CARLO CASSOLA - LA RAGAZZA DI BUBE, di Roberto Busembai



Ho letto questo libro, nell'età scolastica, ma non perchè impostomi o indicatomi dall'istituto scolastico, ma solo per il mio piacere personale, perchè al tempo, amavo questo scrittore, ne ero affascinato. Non ricordo il motivo per cui avessi questa “attrazione” verso Cassola, ma col tempo e con la maturità interiore ho compreso che di questo autore mi piaceva il coinvolgimento dei personaggi nel contesto storico, senza farsi influenzare sia socialmente che politicamente dagli avvenimenti. E “ La ragazza di Bube” ne è un ottimo riscontro di tutto ciò , basti pensare che nonostante abbia vinto il Premio Strega del 1960, ha avuto in proposito molte critiche, soprattutto da una corrente partitica che lo accusava di avere messo in cattiva luce il fallimento dei valori comunisti. Ma le accuse erano improprie e inopportune, Cassola come sempre aveva nel suo stile, non si occupava di politica a lui interessava il periodo storico solo per immettere le storie di tutti i giorni e di far capire la psicologia e il sentimento che ogni persona vive in quel determinato contesto.
La storia è una storia d'amore, ambientata nella Val D'Elsa a Firenze, tra una ragazzina semplice ma ancora tanto immatura che si innamora di un amico di un suo fratellastro morto nella Resistenza, Bube. Per lei, Mara, è una semplice avventura, per Bube invece è una cosa seria, in lei ritrova il bisogno della pace e della serenità che sono vitali per un dopo guerra.
Ma Bube è un giovane impegnato, un poco sovversivo e viene anche accusato di essere implicato in un omicidio, per cui alle strette deve fuggire, e viene aiutato dal padre di Mara, mandando i due ragazzi da alcuni parenti a Volterra. Ma qui le cose si complicano ancora di più e i due saranno costretti a nascondersi tra i boschi, dove trascorreranno l'apice della loro storia d'amore, due notti indimenticabili. 
Bube deve fuggire, deve espatriare e aiutato da alcuni amici sparisce in una località straniera segreta, mentre Mara ritornerà a Firenze. Il tempo passa Mara sta cambiando, non è più a ragazzina semplice e immatura, gli eventi l'hanno fatta cambiare, si trasferisce a Poggibonsi dove trova lavoro come domestica e troverà anche la compagnia di un altro giovane, Stefano, con cui poi è decisa di fidanzarsi.
Un giorno il padre di Mara, l'avvisa che Bube è tornato ed è in carcere a Firenze.
Andranno insieme a trovarlo, e Mara rivedendolo capisce che il suo grande amore è ancora e sempre lui, e lo aspetterà per anni finchè non finisce la sua liberazione.
Un libro tratto da una storia vera di una donna che attese il suo amore incarcerato per ben 14 anni , una delle tante storie comuni di un dopoguerra disastroso non tanto per le macerie e i morti, ma per la distruzione degli animi e delle speranze.

Roberto Busembai (errebi)

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