Il Paese di ... Schettino


Redazione da: Città Futura on-line
Una volta (e ancor si dice) "Il Paese di Pulcinella" con poco o punto riguardo alla meravigliosa maschera napoletana. Chi ne conosce la storia profonda, l'antica ascendenza alle "atellane" sannitiche e a tutto quanto appartiene alla cultura partenopea si sarà chiesto il perchè di questo connubio. Effettivamente anni e anni di frequentazioni delle migliori opere napoletane e delle ancor più mirabili realizzazioni teatrali e cinematografiche che ci hanno faftto amare il Paese di Totò, dei De Filippo, di Scarpitta, di De Sica, di Basile e Saviano , sono lì a ricordarci l'inadeguatezza dell'accostamento. 
Non così per il "comandante" Schettino, vero rappresentante della peggiore ignavia e codardia italica, condita da una malcelata facciatosta  tipo "Milano (anzi Italia) da bere". Una brutta figura in un ancor peggior personaggio, Di qui la nostra adesione alla campagna promossa da  Ivan Vadori   che qui riportiamo integralmente. Se volete firmare, fatelo. Sarà cosa buona e giusta. 
...
Molti, come me, lo ricorderanno in quanto eroe: de Falco, il funzionario di guardia costiera che, nei giorni dopo il disastro Costa Concordia, era diventato un simbolo di responsabilità, in contrapposizione allo sconsiderato Schettino. 
Gregorio de Falco aveva infatti con particolare fermezza ordinato telefonicamente al capitano della nave colpita, Francesco Schettino, di tornare a bordo con l’equipaggio. 
Il naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012, sarà un evento che ci perseguiterà per molti anni
ancora.
Il principale responsabile della morte di 32 innocenti - molti di essi coraggiosi che scelsero di non salire sulla scialuppa di salvataggio per dare priorità a bambini e anziani - è il comandante Francesco Schettino, ora a piede libero, talvolta immortalato a feste mondane e persino dietro a cattedre universitarie in quanto relatore di “lectio magistralis” sulla gestione della paura.
Ad oggi, mentre il relitto della nave viene demolito al porto di Genova e il processo a carico di Schettino è in corso a Grosseto, giunge la notizia che il capitanoGregorio De Falco subisce un trasferimento a funzioni amministrative.
Il responsabile del drammatico naufragio – costato milioni di euro e 32 vite umane, è a piede libero; chi in quel momento cercava di prendere provvedimenti per il drammatico incidente, subisce un trasferimento.
Che messaggio stiamo dando al Paese? Perchè chi commette reati è a piede libero e chi è onesto e responsabile subisce un’ingiustizia simile?
Ci auguriamo che dietro alla scelta del trasferimento ci siano ragioni ben fondate e responsabili. Vista la situazione però, pretendiamo davvero di conoscerle.
Ministro Lupi, chiediamo esser messi al corrente  della ragione di questa scelta.
Ivan Vadori, giornalista   (fiuma su  www.change.org )
A: 
Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 
(segue testo riportato intgralmente qui sopra.

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