Chi è Sara Cordara?
In attesa dell’intervista in programma a breve, pubblichiamo la sua biografia.
Dott.ssa Sara Cordara – nutrizionista
Ha conseguito la laurea in scienze biologiche con la votazione di 110/110 e lode e la specializzazione in scienza dell’alimentazione afferente della Facoltà di Medicina e Chirurgia con la votazione di 70/70.
Esperta in nutrizione e integrazione sportiva ha conseguito nel 2015 il Diploma SANIS (Scuola di Nutrizione e Integrazione nello Sport) – Torino.
Ho lavorato per il SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) dell’ASL Città di Milano.
Ho frequentato l’Unita’ di Dietetica e Nutrizione Clinica – ICP (Istituti Clinici di Perfezionamento) di Milano che l’ha portata a discutere la tesi di specialità intitolata “Nei pazienti affetti da malattia di Parkinson l’utilizzo degli alimenti ipoproteici migliora l’assorbimento della Levodopa determinando un incremento del dispendio energetico giornaliero”.
Lavora come libera professionista presso diversi poliambulatori specialistici nelle province di Milano, Torino, Alessandria e Asti ricevendo su appuntamento.
Collabora con Sky TV – Milano.
Scrive per il settimanale di salute e benessere Viversani&belli, al seguente indirizzo chiedendo di lei: posta@viversaniebelli.com c’è la possibilità di essere pubblicati.
Insegna chimica degli alimenti e dietetica presso la Scuola Alberghiera di Acqui Terme (AL).
Collabora con la scuola di cucina ” Cucina In ” di Milano.
Tutti i giovedì mattina alle 11.20 è in diretta radio o in streaming con una rubrica di nutrizione su
www.radiovallebelbo.it.
LA SUA FILOSOFIA: mangiare biodiverso per dimagrire
Il modello alimentare di riferimento è senza dubbio la dieta mediterranea, capace di promuovere uno stile di vita alimentare sano, qualitativamente elevato, che contrasti i moderni sistemi alimentari, causa principale di denutrizione e di sovrappeso e obesità. La regola aurea di questa dieta è il consumo prevalente di cereali, frutta, verdura, olio e il recupero di tutti quei prodotti tipici e tradizionali di un territorio per rilanciarli e restituirli alla nostra tavola. Iniziamo però, a consumare cibi poco conosciuti ma altrettanto sani e nutrizionalmente ottimi, per variare la nostra alimentazione e stare in salute. Chi si rivolge a lei può perdere peso mangiando “ biodiverso ”, ad esempio, inserendo legumi ormai dimenticati come le cicerchie, i ceci e le lenticchie nere (curioso anche il fattore cromatico dei piatti) o riscoprendo antichi cereali come il teff o falsi cereali come il grano saraceno e l’amaranto. Perché non provare a dimagrire sostituendo di tanto in tanto la stra-consumata pasta di frumento con il miglio? Non tutti sanno che il miglio colonizza quasi tutto il pianeta. Proprio grazie alla sua rusticità si adatta facilmente a molti tipi di terreno, purché il clima sia caldo e/o temperato; anche grazie a questa caratteristica, il miglio è stato uno dei primissimi cereali a essere sfruttati dall’uomo in agricoltura, ma attualmente (o quasi) scomparso dalle tavole.
Mangiando continuamente gli stessi alimenti si intossica l’organismo, ecco perché variare il più spesso alimentazione significa anche combattere le intolleranze alimentari, sempre più frequenti e fastidiose.
Mangiando continuamente gli stessi alimenti si intossica l’organismo, ecco perché variare il più spesso alimentazione significa anche combattere le intolleranze alimentari, sempre più frequenti e fastidiose.
il suo sito: http://www.nutrizionismi.it/chi-sono/
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