Un Natale gentile


by Alessio Del Sarto
Riportiamo stralci del discorso che un celebre scrittore americano ha tenuto ai laureandi della Syracuse University del 2013. Circolato moltissimo sui social networks nei giorni scorsi, ci sembra un testo molto significativo da proporvi in questa giornata. Un elogio alla gentilezza di rara bellezza e verità. Buon Natale da tutta la redazione!
AUGURI - George Saunders è un brillante e profondo autore di racconti statunitense. Come molti altri personaggi del mondo dell’arte, dello spettacolo o dell’economia (ricordiamo il famosissimo discorso “Stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs), è stato invitato a concludere il percorso universitario di un prestigioso ateneo americano. Anzichè motivare i ragazzi verso il successo “classico” (economico, materiale), li ha avvertiti: “potrebbero non essere l’ambizione e la competizione i veri motori di una vita felice e ricca”. Non è una grande novità, direte voi, specie in questo genere di discorsi carichi di retorica, ma vi invitiamo comunque a leggere le sue parole. Il suo racconto di piccoli episodi, anche molto lontani nel tempo, che l’hanno aiutato a comprendere quello che ora cerca di trasferire alle giovani generazioni, sa di autentico. L’importanza più assoluta e profonda che associa alla pratica della gentilezza e dell’amore per il prossimo è qualcosa di toccante e universale.
Beh, almeno a noi ha fatto effetto. Speriamo, con gli errori e gli sbandamenti che fanno le cose vere, di dimostrarci sempre più gentili, amorevoli e umili nel trattare i temi che quotidianamente tocchiamo su queste pagine, cercando di
essere rispettosi dei protagonisti della vita locale che ci affidano le loro storie anche quando sono delicate o dolorose.
Vi lasciamo, quindi, ad alcune delle parole del discorso di Saunders che ci sono piaciute particolarmente (qui è disponibile in versione integrale): 
Nel corso degli anni si è andata affermando una tradizione per questo tipo di discorsi, che potremmo sintetizzare come segue: un vecchio noioso e antiquato, con i migliori anni ormai alle spalle, che nel corso della sua vita ha commesso una serie di errori madornali (che sarei io), dà consigli dal profondo del cuore a un gruppo di giovani brillanti e pieni di energie che hanno davanti a sé i loro anni migliori (che sareste voi). E io intendo rispettare questa tradizione…
…ciò che rimpiango di più nella mia vita è aver mancato di essere gentile. Mi riferisco a quei momenti in cui davanti a me c’era un altro essere umano, addolorato, e io ho reagito… assennatamente. In modo riservato. Bonario…
…Ed eccovi la mia previsione, il mio augurio di tutto cuore per voi: a mano a mano che invecchierete, il vostro Io diminuirà e crescerete nell’amore. L’IO sarà sostituito poco alla volta dall’AMORE. Se avrete figli, quello sarà un momento di enorme rimpicciolimento della vostra centralità. A quel punto non vi interesserà più ciò che accadrà a voi, purché siano loro a beneficiarne… 
…il successo è inaffidabile. “Avere successo”, a prescindere da ciò che può voler dire per voi, è difficile, e la necessità di farlo sempre si rinnova di continuo […]dato che secondo la mia opinione la vostra vita sarà un viaggio che vi porterà ad essere più gentili e più amorevoli, sbrigatevi. Fate presto. Iniziate subito. In ciascuno di noi c’è un equivoco di fondo, un vero malessere in verità. Si tratta dell’egoismo. Ma la cura esiste. Siate quindi gentili e proattivi e addirittura in un certo senso i pazienti di voi stessi… 
… qualsiasi cosa farete, nella misura del possibile eccedete in gentilezza. 
Per unire gli insegnamenti di 2 grandi (Saunders e Jobs), quindi: siate folli, siate affamati e siate gentili, tutti i giorni dell’anno.
Buon Natale!  25/12/2013

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