FAND: spieghiamo a ristoratori e albergatori come ci si rapporta con i disabili


Negli ultimi decenni anche le persone portatrici di disabilità stanno sempre più trovando un loro spazio nella società civile, cercando una loro dignità e la possibilità di muoversi sempre più autonomamente nelle nostre città, nei luoghi d’arte e di divertimento. In queste conquiste sono aiutati, oltre che dalla loro volontà e da quella delle persone che li circondano, anche dalle Leggi sull’abbattimento delle barriere architettoniche promulgate dallo Stato nel corso degli anni. Tutto ciò non basta a rendere possibile una vera autonomia e un’autosufficienza completa tale da rendere le persone portatrici di disabilità interamente indipendenti. Esse, infatti, trovano parecchie difficoltà nel viaggiare e nell’accoglienza in locali pubblici e alberghi, difficoltà quest’ultima dovuta alla poca conoscenza e, talvolta dalla soggezione, del personale che lì opera nel rapportarsi con persone portatrici di disabilità.
Oltre alle barriere architettoniche, che impediscono alle persone con disagi di deambulare liberamente con carrozzelle o altri idonei mezzi, esistono altri tipi di barriere: le barriere sensoriali. Si può notare un difficoltoso rapporto che
spesso intercorre fra operatori e persone cieche o sorde. Chi si trova a dover accompagnare un non vedente a volte non sa quale sia il modo migliore per farlo, come pure nello spiegargli il come sia apparecchiato un tavolo al ristorante o come sia arredata una stanza d’albergo. Anche il rapportarsi con persone non udenti ha qualche difficoltà, ma sono tutte facilmente superabili mediante l’adozione di piccoli accorgimenti.
Per cercare di porre rimedio a tale situazione, anche in prospettiva di un maggiore afflusso di persone portatrici di disabilità (anche momentanea o in conseguenza dell’avanzamento dell’età) in occasione dell’Expo 2015 che si terrà a Milano, la FAND – Federazione fra le Associazioni Nazionali di Disabili – in collaborazione con AlexAla, si mette a disposizione di albergatori e ristoratori che intendano approfondire la loro conoscenza del come rapportarsi con persone portatrici di disabilità, migliorando così la loro capacità di accoglienza.
Oltre ad avere nozioni di come trattare con persone non vedenti o non udenti, gli interessati potranno usufruire di consulenze da parte di architetti qualificati per risolvere in modo ottimale eventuali problematiche inerenti barriere architettoniche. Non si deve dimenticare che in un momento ,come quello attuale, di crisi economica il poter fidelizzare un notevole fetta di mercato ( nel mondo i disabili sono circa un miliardo e entro il 2050 gli over 65 saranno 2 miliardi “dati ocse”) non è da trascurare per poter “rimettere in moto” la propria impresa.
Anche le istituzioni non devono trascurare questa opportunità di sviluppo per un territorio con tante eccellenze a livello d’interesse paesaggistico ed architettonico che vanno valorizzate, pubblicizzate e rese fruibili da tutti.
Francesco Margaria
Vicepresidente Fand  
 

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