VELO OK (SPEED CHECK) – QUANDO IL TROPPO “STROPPIA”


Alessandria: Sollecitati da alcuni nostri associati, ci siamo recati, in data odierna, a documentare (vedi fotografie allegate), la recentissima installazione dei manufatti sopra indicati, nel tratto di strada che conduce da Tortona a Rivalta Scrivia e posti all’interno della strada comunale dopo il cartello “Rivalta Scrivia”.
Non vi descriviamo la sorprese nell’esserci trovati davanti a ben 9 (nove )- 4 in un senso di marcia e 5 nell’altro e tutti nello stesso tratto - installazioni di tali aggeggi, nel tratto di 1 (uno) kilometro di strada subito prima dell’ingrasso al centro abitato.
Desideriamo rammentare che, come da precisazioni ricevute direttamente dal Ministero dei Trasporti, tali manufatti non sono omologati e tanto meno approvati dal Ministero medesimo, non corrispondono neppure a cartelli segnaletici indicati nel Nuovo Codice della Strada (DLs. N. 285/1992) ne tanto meno nel Regolamento di Esecuzione e di Attuazione (DPR. N. 495/1992).
Ove, tra l’altro, fossero strumenti omologati ed approvati per il rilevamento della velocità, dovrebbero essere preventivamente segnalati dalla regolare segnaletica prescritta ma, in taluni casi il limite di velocità è posto proprio sopra il Velo Ok, in modo da non costituire assolutamente all’ignaro utente della strada che sopraggiunge. (vedi documentazione fotografica).
Non solo ma, in taluni casi (vedi documentazione fotografica), rappresentano anche ostacoli a bordo strada (come ben evidenziato ed allertato dalle precisazioni del Ministero in data 18 c.m. circolare n. 5589).
Sorge spontaneo porsi le seguenti domande:
Come mai una P.A., non rispetta le normative di legge in merito al rispetto del C.D.S. ?
Come mai “investe” risorse pubbliche a tutto danno della tasche dei contribuenti ?
Dispone di così tante risorse economiche dal potersi permettere questi investimenti prima di altri forse più utili alla collettività?
Quali interessi celano queste operazioni oltre che rimpinguare le tasche dei costruttori di tali manufatti?
Ben comprendiamo la “sicurezza stradale” ma riteniamo che ben altre siano le azioni a compiersi, partendo dal “mantenimento” del manto stradale come prescrive il C.D.S., non trincerandosi dietro a “palliativi” provvedimenti, tra l’altro non legittimi, al solo scopo di far cassa …..e non vogliamo pensare a cose ben più gravi…..!!!!!!.
Esagere ora non va bene in alcun modo e, ci auguriamo, che qualcuno si faccia con noi promotore, onde far terminare questo scempio e dilapidazione di risorse pubbliche.
Globoconsumatori continua sempre più la “battaglia” per il rispetto delle normative vigenti

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