PCI Alessandria: Nessun progetto per uscire dalla crisi, i cittadini chiedono chiarezza


Assistiamo al paradosso di dover agire per la logica dei numeri e non abbiamo ancora visto “uno straccio” di numero di “uno straccio” di piano industriale!
15 mesi di governo Rossa, 15 mesi di accavallarsi di numeri in un tripudio di pressapochismo e di delirio contabile, dagli iniziali 80 fino a salire ai 270 per poi riprecipitare a 50 milioni di teorico buco delle finanze alessandrine, si avvicina la data in cui noi cittadini attendiamo finalmente chiarezza. La Giunta Comunale di Alessandria presenta il nuovo bilancio, ma i nodi sociali che sono alla base dell'attuale estrema difficoltà dell'amministrazione comunale non sono stati sciolti e neppure s'intravvede un progetto per uscire dalla crisi. 
Noi comunisti abbiamo già da tempo presentato le nostre proposte.
A cominciare dalla necessità che il Sindaco apra un tavolo serio, duraturo e condiviso, con le parti sociali. Sia i sindacati che le associazioni di categoria, debbono poter portare le loro proposte per la  definizione del bilancio stesso. Non si tratta di prendersi in giro con ascolti superficiali, ma di fare proprie le richieste che da essi provengono.
Prima di tutto noi sosteniamo con fermezza  la richiesta dei sindacati di non licenziare. Invece, già parecchie lavoratrici dei nidi e delle scuole dell'infanzia sono state lasciate a casa e si temono altri licenziamenti.
Siamo stati buoni profeti nel mettere in guardia il Sindaco e la Giunta. Abbiamo chiesto loro di fermarsi, di non continuare sulla strada di una assurda ed inutile politica dei licenziamenti. Non siamo stati ascoltati. Anzi, il nostro rappresentante è stato allontanato dalla Giunta. 
I rapporti con i lavoratori e con i sindacati che li rappresentano, sono diventati sempre più tesi. Sino ad
arrivare all'assoluta incomunicabilità.
Mentre dal governo centrale arrivavano solo promesse e pochissimi fatti. Inoltre avevamo chiesto a gran voce una Giunta di qualità, con persone davvero preparate , competenti ed autorevoli. Anche in questo caso non siamo stati ascoltati e oggi assistiamo ai balbetii di una Giunta evidentemente inadeguata, in tanti suoi componenti, ad affrontare un'emergenza come quella alessandrina. 
Al Sindaco Rita Rossa chiediamo un atto che non è né estremista, né, purtroppo, rivoluzionario.
Le chiediamo di fare come Enrico Letta che, prima di presentare il patto di stabilità, ha chiesto d'incontrare le parti sociali.
Almeno questo, signora Sindaco, lo vuole fare ?
E vuole fare un atto, almeno uno, che non sia in continuità con le decisioni della giunta precedente ?? Almeno un atto le chiediamo. Magari a cominciare dagli asili nido e dalle scuole materne, che rappresentano una garanzia per tante famiglie. E che non devono essere chiuse, come anche quest'anno è stato fatto. 
E poi metta mano al PISU, che riguarda milioni di euro che dovrebbero arrivare ad Alessandria e che non possono essere condizionati dagli aut aut della giunta di centro-destra della Regione Piemonte.
Coraggio, ci vuole coraggio e difesa dei diritti dei lavoratori.  
Senza queste scelte basilari, non potremo appoggiare le decisioni della Giunta Rossa.
Mentre siamo a disposizione per riprendere il cammino originario della coalizione di centro-sinistra, troppo frettolosamente ed irresponsabilmente abbandonato in nome di una "governabilità" che si rivela sempre più aleatoria.
Partito dei Comunisti Italiani
Federazione di Alessandria

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