La Val Venosta, famosa per le mele e l’oro bianco


by Pier Carlo Lava
Le mele della Val Venosta: Nella parte occidentale dell’Alto Adige su una lunghezza di circa 80 km, si estende la Val Venosta, da Naturno presso Merano fino al Passo Resia, dove nasce l’Adige.
La produzione di mele avviene secondo il metodo della lotta integrata, che prevede l'inserimento e la permanenza nei frutteti di insetti utili in grado di scacciare quelli nocivi e la coccinella è simbolo di questo speciale metodo.
La produzione integrata è un metodo di produzione che permette la coltivazione di frutta di qualità e che contemporaneamente protegge la salute umana e l’ambiente. Si favoriscono metodi naturali per minimizzare l'uso di fitofarmaci chimici. Il 94% delle quantità prodotte nella Val Venosta sono raccolte secondo le direttive della lotta integrata. Il restante 6% sono mele di produzione biologica.
La quantità di mele prodotto nella Val Venosta è di circa 361.000 tonnellate di ottima qualità. In Trentino-Alto Adige grandi estensioni di terreno sono destinate alla monocoltura del melo che consente di produrre ogni anno oltre 1.500.000 tonnellate di mele, il 15% della produzione europea e il 70% di quella italiana.
Circa la metà del raccolto viene venduta sul mercato italiano, un'altra parte viene esportata in Germania, Inghilterra, nei Paesi scandinavi, nei paesi dell’Est Europa e in quelli dell'Africa del Nord .
L’oro bianco della Val Venosta: Forse pochi sanno che la Val Venosta non è famosa soltanto per la qualità delle sue mele, ma anche per quello che viene chiamato l’oro bianco.
L'oro bianco della Val Venosta è il purissimo marmo di Lasa famoso in tutto il mondo. Viene
prevalentemente utilizzato nella costruzione di chiese e nella scultura, ma è stato anche utilizzato nella nuova stazione della metropolitana di Ground Zero a New York.
La preziosa roccia calcarea metamorfica proviene dal fianco nord-est del gruppo dell'Ortles, nei pressi del paese di Lasa, che dà il nome alla pietra, dove vengono stipati gli enormi blocchi di marmo.
L'estrazione sistematica risale ad un tempo lontano, i massi vengono trasportati con la ferrovia marmifera di Lasa, una rotaia a piano inclinato per il trasporto del materiale è oggi riconosciuta come monumento industriale ed è ancora in funzione.
Ps. Notizie, informazioni e immagini dal web

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