“Guide For Shy Guys”, disco dei Pussy Stomp: atmosfere vicine agli eighties


by Oubliette Magazine
Immagina di viaggiare sopra una vecchia Cadillac, con la spia della riserva accesa, mentre calano le tenebre, tra strade di provincia e campi desolati.
Guide For Shy Guys
Le pallide luci dei fari a farsi largo tra animali selvatici che sbucano rapidamente dai bordi della strada e spaventapasseri posti là per incutere timore più al malcapitato di turno che a qualche cornacchia. A farti compagnia le note di Guide for Shy Guys, la colonna sonora adatta a descrivere quel mood fatto di suggestioni contrastanti, tra sconcerto iniziale, preoccupazione e senso di smarrimento. E non solo.
Strascichi di blues buttati per terra, riff semplici e diretti pronti ad imprimersi nelle vostre orecchie, ballate assassine ben orchestrate  e  diaboliche melodie allucinate.
The Slow One, posta in apertura, presenta un mid tempo scandito dalla drum machine, di cui il duo si avvale per avvicinarsi ad atmosfere vicine agli eighties. L’energia trascinante sprigionata da B_Loose, s’impreziosisce con l’intervento ai cori di Andrea Pilleri dei The Rippers.
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