PEGNO DI UN RITORNO, di Cesare Bocci

 

PEGNO DI UN RITORNO, di Cesare Bocci

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PEGNO DI UN RITORNO

Un libro sul tavolo.

La tua ultima traccia

prima di chiudere la notte

dietro di te.

Lo prendo tra le mani, emozionato.

Faccio scorrere le pagine,

mantici di fisarmoniche

concertate nel Round About Midnight, 

sinfonia dei nostri sospiri. 

Fermo il fruscio dei fogli

in una pagina a caso. 

Ci immergo il naso 

e respiro: 

il profumo della carta 

si unisce alla fragranza tua.

Aspiro.

Profondo.

Rapito,

penso un tuo dirmi "torno!"

senza corollari di parole.

Uno di quei silenzi vestiti

che parlano di noi, 

accesi dopo che sgusci 

e ti stringi accanto.

Pagine per un fecondo domani,

planate sul tavolo 

da te, 

dolce ninfa dei boschi 

tra la Pescia e il Battifolle.

Un fare che ricorda 

le foglie di castagno

appena maculate, 

quando la linfa le fa cadere 

affidandole all'ondulare del vento

affinché 

giunte alla Terra

dìano ancora vita.

cesare bocci

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