UILPA: Nessuna sorpresa
UILPA: Nessuna sorpresa
Che dire, forse le circostanze di tempo possono essere utili a cercare un appiglio ma noi purtroppo crediamo invece che l’avviso esposto oggi in bacheca non sia che la prova di quella indifferenza di cui giusto avevamo finito di scrivere.
L’unico gesto della Direzione della C.R. di San Michele riguardo ai propri poliziotti che non consumano il pasto in mensa è quello di mettere a posto la questione prenotazioni così da non crearedisservizio alla Ditta che ne ha l’appalto. Non ci vogliamo spingere troppo oltre nel pensare che in fondo potrebbe anche essere un sollievo non dover organizzare i cambi per la mensa ma potremmo ben dire che a questo punto ci siamo stati portati, non avremmo certo voluto arrivarci.
Eppure non possiamo dire di essere sorpresi da un atteggiamento che ancora una volta manifesta nei confronti della Polizia Penitenziaria scarsa considerazione e grande distanza. In realtà il ragionamento non fa una grinza: il personale è poco e comunque si sfrutta fino all’osso per raggiungere l’obiettivo. I pochi superstiti fanno una manifestazione pacifica privandosi della mensa – tutti sappiamo quanto sia importante – e la Direzione si preoccupa solo di raccomandare che è obbligatorio far sapere per tempo chi vuole mangiare.
Non siamo sorpresi perché il tutto è molto coerente e in linea con uno stile che, in ogni circostanza e in ogni scelta, persegue un ben chiaro obiettivo che non è certo la Polizia Penitenziaria, trattata invece come un mero strumento. Altrimenti si sarebbe fatto altro di fronte all’astensione dalla mensa, almeno anche altro, altrimenti non si sarebbero premiati inserendoli nei posti migliori proprio quei detenuti che umiliano il lavoro della Polizia Penitenziaria trafficando stupefacenti e cellulari, altrimenti non si sarebbe ignorata - nei fatti e non nelle parole – la categoria di lavoratori che sta portando da sola l’intero peso dell’Istituto imponendo, senza averne la reale possibilità, progetti che danno visibilità e realizzano gli obiettivi dell’Amministrazione centrale. La Polizia Penitenziaria di Alessandria merita che i responsabili dell’Istituto agiscano anche nel suo interesse e nel rispetto sia dei diritti contrattuali che della dignità dei suoi dipendenti. Altrimenti ci sarebbe da porsi una domanda: la Direzione reputa ingiustificata la protesta?
Ed ora, è ora, che l’Amministrazione centrale si faccia sentire: il personale attende
UIL Alessandria
Il Segretario generale Salvatore Carbone
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